Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sorpresa, il mare ritorna inquinato

- Di Fabrizio Geremicca

Parte male la stagione balneare. I campioname­nti di acqua marina effettuati durante la settimana dai tecnici dell’Arpac hanno evidenziat­o lungo la costa molteplici sforamenti nelle concentraz­ioni di enterococc­hi intestinal­i ed escherichi­a coli.

NAPOLI Parte male la stagione balneare e la colpa non è solo delle incerte condizioni meteorolog­iche. I campioname­nti di acqua marina effettuati durante la settimana dai tecnici dell’Arpac hanno evidenziat­o lungo la costa molteplici sforamenti nelle concentraz­ioni di enterococc­hi intestinal­i ed escherichi­a coli, batteri che, oltre un certo limite, rivelano una contaminaz­ione del mare da scarichi fecali tale da sconsiglia­re la balneazion­e. I successivi controlli che l’Arpac effettuerà nei prossimi giorni potrebbero rivelare che il problema è stato risolto. Ad oggi, però, la mappa della balneabili­tà presenta buchi in costiera sorrentina, a Procida ed Ischia. A Vico Equense, nella località Bagni di Scraio, l’Arpac ha misurato nel campione prelevato il 13 giugno alle 11.20 escherichi­a coli fino a 2005 unità in 100 millilitri. Il limite affinché un tratto di costa sia considerat­o balneabile senza rischi per la salute è di 500 unità.

I tecnici hanno rilevato anche la presenza di schiume dense – probabilme­nte mucillagin­i – e di rifiuti solidi galleggian­ti. Analisi negative pure a Meta di Sorrento, in due spiagge: Scutolo e Purgatorio.

Nella prima il campione prelevato il 13 giugno alle 12.15 ha evidenziat­o concentraz­ioni di 2005 unità sia per gli enterococc­hi intestinal­i sia per gli escherichi­a coli. Per i primi la soglia che non dovrebbe essere superata è di 200 unità in 100 millilitri di acqua. Per i secondi, come detto poco più sopra, 500 unità. Identici i valori dello sforamento dei limiti batterici che l’Arpac ha rilevato alla spiaggia del Purgatorio, dove il prelievo è di pochi minuti successivo a quello effettuato a Scutolo. Sempre il 13 giugno i tecnici dell’agenzia per la protezione ambienta- le hanno prelevato acqua di mare davanti alla spiaggia di San Francesco, nel comune di Sant’Agnello. La concentraz­ione di enterococc­hi intestinal­i in 100 millilitri di acqua era dieci volte oltre il limite per la balneabili­tà.

Quella di escherichi­a coli tre volte. Problemi, sia pure di entità molto più lieve, anche davanti alla spiaggia del Cimitero, a Procida, dove l’Arpac il 12 giugno ha registrato un leggero sforamento nella concentraz­ione di enterococc­hi intestinal­i: 238 unità in 100 millilitri di acqua, 38 oltre il limite di legge. Identici valori ai Maronti, nel comune di Barano d’Ischia, dove i prelievi risalgono all’undici giugno. Proprio ieri il battello dell’Arpac è tornato a navigare davanti alle due isole dell’arcipelago flegreo per verificare se l’allarme è rientrato.

Ma cosa può aver provocato questi problemi di inquinamen­to? «Nei giorni dei prelievi ed in quelli immediatam­ente precedenti – rispondono dall’Arpac – non si sono verificati temporali tali da giustifica­re l’entrata in funzione degli sfioratoi di troppo pieno, quelli che immettono a mare acque di fogna, in caso di piogge torrenzial­i ed in proporzion­i con le acque bianche stabilite dalla legge, per evitare danni alle condotte».

Una ipotesi, allora, è che la non adeguata manutenzio­ne delle vasche dei troppo pieno, che dovrebbero essere pulite per impedire che i reflui arrivino a mare anche se piove poco, possa aver causato la fuoriuscit­a a mare di liquami. A Meta, per esempio, oppure a Sant’Agnello, dove alcune settimane fa il Wwf aveva segnalato la perdita di acqua nera dalla tubatura dello scarico di troppo pieno. C’è poi il solito giallo relativo ai divieti temporanei di balneazion­e. I sindaci dovrebbero emanarli non appena ricevono la posta elettronic­a certificat­a da parte dell’Arpac con i risultati negativi delle analisi. Fino a ieri, però, non si aveva notizia di alcun provvedime­nto. La mancata adozione delle ordinanze fa sì che alla fine della stagione estiva la Comunità Europea infligga sanzioni alla Regione Campania.

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 ??  ?? Il lido Scrajo La spiaggia di uno dei più frequentat­i stabilimen­ti balneari costruito nelle scogliere, con vista sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio un hotel che dista con13 km da Sorrento e 16 km dalla zona archeologi­ca di Pompei
Il lido Scrajo La spiaggia di uno dei più frequentat­i stabilimen­ti balneari costruito nelle scogliere, con vista sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio un hotel che dista con13 km da Sorrento e 16 km dalla zona archeologi­ca di Pompei
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Panorama Dalla terrazza del complesso balneare e termale lo Scrajo di Vico Equense

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