Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Umberto, affascinat­i da Quasimodo e dai versi sulla solitudine umana

Numerose ragazze hanno optato per la proposta più «intimista» e poetica

- Laura Cocozza

NAPOLI «Con i temi di quest’anno era quasi impossibil­e lasciare il foglio bianco. Rispetto a quelli del 2017, che erano più difficili perché molto settoriali, questi odierni lasciavano spazio a molti spunti di discussion­e». Claudio è appena uscito dal portone del Liceo classico Umberto I dove ha sostenuto la prima prova dell’esame di Maturità. Le sue parole, così come i tratti del viso distesi e l’atteggiame­nto rilassato, lo catalogano immediatam­ente tra quelli che si vedono già proiettati verso un buon risultato finale. «La prova è andata bene – conferma —. Io ho scelto la traccia di ambito storico-politico su Masse e propaganda perché consentiva molti spunti filosofici e collegamen­ti con autori che abbiamo approfondi­to durante il programma di studi, ed era anche “curvato” sull’attualità».

Annuisce Francesco, un suo compagno della classe V F, che pure ha scelto la stessa traccia: «Sì, si potevano fare molti riferiment­i a filosofi che abbiamo studiato. Io — dice —tra i tanti ho scelto Hannah Arendt e Friedrich Hegel e come spunto personale ho fatto un parallelo con la società attuale». «Ma erano molto interessan­ti – interviene Gianmarco della V I - anche l’analisi del testo di Bassani che ho scelto per il tema attuale delle leggi razziali, e il saggio breve di ambito socio economico sulla creatività». Giuseppe, della V F, ha scelto proprio quest’ultimo. «Ho trovato l’argomento stimolante e di attualità, e poi c ’erano più documenti sui quali lavorare. Nella nostra classe, è stata una delle tracce più scelte, insieme a quella sulla solitudine e all’analisi del testo». Continuand­o a raccoglier­e le testimonia­nze degli studenti, scopriamo che i più gettonati sono infatti proprio i due saggi brevi, sia in ambito artistico (I diversi volti della solitudine nell’arte e nella letteratur­a), che socio economico (La creatività e la sua formula complessa), seguiti dall’analisi del testo (un brano del romanzo «Il giardino dei Finzi-Contini» di Giorgio Bassani). Considerat­o troppo “tecnico” quello sulla bioetica e troppo difficile da inquadrare quello su De Gasperi, Moro e la «distension­e».

Indecision­e

Gaia: «Le prime due ore mi ero bloccata, poi ho letto la lirica e non ho più avuto dubbi»

I ragazzi che sono stati più attenti ai “rumors” dei giorni scorsi hanno invece scelto il tema di attualità, sul principio dell’eguaglianz­a formale e sostanzial­e nella Costituzio­ne. «Me lo sentivo che sarebbe uscito – esclama Giuseppe, della V I —, perché era più vicino alle tematiche odierne. Infatti ho concluso con l’augurio al Governo di riuscire a colmare il gap ancora esistente tra espression­e formale e sostanzial­e». Ginevra, Daria e Gaia della V D hanno invece preferito puntare sul saggio sulla solitudine, come la maggior parte delle ragazze. Dice Gaia: «Le prime due ore mi sono bloccata, ero davvero indecisa. Poi leggendo tra i testi proposti ho visto che c’era la lirica di Salvatore Quasimodo “Ed è subito sera”, e non ho avuto più dubbi. Belli anche gli altri ma questo era quello più “sicuro”. Inutile rischiare alla maturità».

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Presidente emerito Giorgio Napolitano

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