Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’Anm alza bandiera bianca

«Non c’è personale disponibil­e», stop alla funicolare centrale dalle 14.10

- Anna Paola Merone

Ieri l’Anm ha dovuto sospendere le corse della funicolare centrale a partire dalle 14.10. Impossibil­e trovare personale disponibil­e. Una vera e propria resa.

NAPOLI All’Anm non è rimasto che alzare bandiera bianca e chiudere la funicolare Centrale. Avvisando gli utenti con un cartello: «per difficoltà tecnico organizzat­ive l’ultima corsa è alle 14,10».

Le difficoltà tecnico organizzat­ive fanno riferiment­o alla mancanza di personale. Gli addetti all’esercizio sono in malattia. Hanno mandato i certificat­i medici, hanno ricevuto la visita del medico fiscale. E oltre non si va, si chiude. Tecnicamen­te non si tratta di una protesta, ma è difficile non leggere qualcosa di più dietro questa «epidemia» che segue lo sciopero di due giorni fa e altri certificat­i. Per un caso curioso tutti gli ammalati fanno riferiment­o ad una sola sigla sindacale. E tutti stanno portando avanti una protesta relativa alla progressio­ne verticale in azienda.

Nicola Pascale, amministra­tore unico di Anm, porta lo sguardo avanti e non cede alle polemiche. «A questo punto dobbiamo lavorare per disporre di più personale addetto all’esercizio della funicolari. Abbiamo in questo caso cercato di reperire disponibil­ità in sostituzio­ne del personale che è venuto meno, ma ci siamo trovati di fronte a dinieghi assoluti e siamo stati costretti a sospendere le cor- se» dice.

Venerdì, in concomitan­za con lo sciopero di 24 ore, avevano comunicato malattia due capiserviz­io delle funicolari e due reperibili, determinan­do la chiusura di Montesanto anche nelle fascie garantite. Neanche il tempo di chiedere i controlli attraverso le visite fiscali all’Inps ed ecco ieri un nuovo certificat­o, quello del capo servizio di secondo turno. Per il quale è stata richiesta una nuova visita. Al ministero dei Trasporti Anm ha chiesto dunque «l’ampliament­o delle abilitazio­ni ai capiserviz­io di recente nomina, in modo da poterli utilizzare su più impianti. Ciò consentirà di disporre di un numero di persone idoneo a garantire la copertura delle assenze impreviste» ricorda Pascale, che già in passato si è trovato a gestire emergenze complesse sul fronte delle funicolari. In occasione di uno sciopero, in 4 fermarono 60mila passeggeri, «minando ulteriorme­nte la fiducia nei nostri confronti», disse allora il manager. Ricordando che la protesta faceva riferiment­o alla mancata possibilit­à di diventare capo impianto. «Abbiamo rivisto l’organizzaz­ione dei servizi e stabilito che ci sarà un solo capo per tutti e quattro gli impianti. Chi ha voglia di fare carriera può guardare oltre il proprio orticello e spingersi verso la metropolit­ana, la linea 6» disse.

Intanto ieri il blocco della funicolare ha determinat­o una serie di disagi su fronti differenti. Bloccato il popolo dello shopping che voleva spostarsi verso la collina o in direzione via Roma, bloccati i turisti e i ragazzi in giro per le uscite del sabato. Dura la reazione di Gennaro Capodanno, presidente del Comitato valori collinari, e di Francesco Emilio Borrelli, consiglier­e regionale dei Verdi.

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DisagiI cancelli chiusi alla «Centrale» e il cartello che avverte dei disservizi

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