Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Camerota, nessun piano parcheggi. Stagione a rischio
Le aree lungo la spiaggia del Mingardo sono ancora sequestrate. I gestori dei lidi: non escludiamo di chiudere
NAPOLI Quest’anno rischia di saltare completamente la stagione estiva per oltre quaranta imprese balneari sulla spiaggia del Mingardo a Marina di Camerota. Infatti non ha trovato alcuna soluzione valida il grave problema della carenza di posti auto che si è verificato lo scorso agosto, in seguito al sequestro da parte della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania di numerose aree adibite abusivamente, da quasi un trentennio, a parcheggio.
Vani sono stati i solleciti, peraltro piuttosto tardivi, anche degli stessi operatori turistici, e l’amministrazione comunale — guidata dal sindaco Mario Scarpitta pur avviando diverse iniziative, con la realizzazione di parcheggi a qualche chilometro di distanza all’interno del centro abitato di Marina di Camerota e attivando più navette per accompagnare i turisti sulle spiagge del Mingardo — di più non è riuscita a fare. Il progetto di aumentare lungo la strada che costeggia i lidi il numero di posti è in alto mare, e nella migliore delle ipotesi i relativi lavori partiranno solo a stagione estiva conclusa. Inoltre fino ad ora vane si sono rivelate anche le richieste inviate alla magistratura di dissequestrare le uniche aree utili a risolvere in modo efficace la questione. «Per quelle aree che erano adibite a parcheggi abusivi – commenta il sindaco Scarpitta – e che costeggiano le rocce, abbiamo fatto realizzare uno studio geologico per metterle in sicurezza ed una volta dissequestrate, cambiando ovviamente anche la destinazione d’uso (quella attuale è il pascolo, ndr), adibirle subito a parcheggio comunale e renderle inaccessibili solo in caso di pioggia». Dunque l’unico modo per poter scongiurare quanto accaduto l’anno scorso e soprattutto evitare il tracollo definitivo degli affari per le numerose imprese di balneazione ed i loro lavoratori, sarebbe di rendere nuovamente disponibili le aree sequestrate ed affidarle al Comune di Camerota.
Dunque è tutto nella mani della Procura di Vallo. Grande è lo sconforto dei titolari dei lidi: «Già l’anno scorso abbiamo subito gravi perdite — ci racconta un’imprenditrice che gestisce uno stabilimento balneare qui da due anni — quest’anno se la situazione non dovesse risolversi, penso che sia io sia tanti altri dovremmo praticamente chiudere i battenti e lasciare senza lavoro tantissime persone».
Il sindaco Scarpitta: abbiamo avviato uno studio geologico della zona