Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Yacht Club, vento in poppa
A Marina di Stabia piatti immediati e gustosi. Imperdibili le fresine con crostacei
Cucina essenziale, elaborata con materie prime selezionate, piatti gustosi e immediati, in parte attinti, in parte ispirati al repertorio classico di Peppe Guida, patron e chef di Nonna Rosa a Vico Equense, che nei mesi estivi lascia la casa madre e assicura la supervisione al ristorante dello Yachting Club di Marina Stabia, il più grande porto turistico del Tirreno meridionale, base dei megayacht da 100 e passa metri che in questi mesi solcano il golfo di Napoli. Certo, osserverete scorrendo il menu (esposto anche all’esterno) i prezzi non sono certamente bassi. Ma tenete presente che i piatti sono estremamente abbondanti e contengono ingredienti pregiati (leggi per esempio crostacei) utilizzati senza parsimonia. Dopo una coppia di appetizer eccellenti (alice imbottita con crema di peperoni gialli e freschissima caponatina), ecco il sontuoso cotto e crudo di mare (1): su un sabbioso substrato di tarallo sbriciolato inumidito con acqua di pomodoro sono adagiati filetti di ricciola, dentice e pezzogna, gamberi di diverse specie, polpa di astice, tutto crudo; le fasolare e i tartufi di mare sono leggermente cotti; per accompagnare una maionese ai capperi. Il piatto può sembrare spiazzante all’inizio, ma poi conquista boccone dopo boccone. I ravioli ripieni di ricotta, provolone del monaco e maggiorana, rappresentano felicemente la consegna tra la primavera (piselli e carciofi) e l’estate (crema di zucchine). Eccellenti le fresine (dei Campi) con mazzancolle, gamberi e astice, aromatizzate con bergamotto disidratato
(2). Frittura di pesce abbondante, varia, asciutta, croccante (3) degna di essere portata al cospetto di Salvatore Conte in Gomorra La Serie. Non banale, l’umido filetto di ricciola cotto in forno con gazpacho e crema di melanzane arrostite. Superiori alla media i profiteroles al limone con succo, zeste e tè matcha. Alla fine le immancabili graffette calde.