Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Magistris: «Renzi ha dissolto il Pd Lavoro con Dema per un’alternativ­a»

Venerdì serata in discoteca con raccolta fondi e iscrizioni al Movimento

- di Paolo Cuozzo

Il suo partito, Dema, come avvenuto alle ultime Politiche, è rimasto alla finestra. Nessuna lista, nessun candidato, nessun sostegno. Niente di niente. Perché — si racconta al suo interno — la prossima tappa elettorale saranno le Europee del 2019, se non addirittur­a le Regionali del 2020 quando lo stesso sindaco sarà, come ha annunciato, candidato.

Nel frattempo, l’idea del primo cittadino è di lavorare ad un raggruppam­ento di sinistra che potrebbe vedere — questa è la speranza dello stesso ex pm — il sindaco di Napoli tra i leader nazionali, non foss’altro perché si tratta di uno dei pochi sindaci di sinistra, insieme a Leoluca Orlano a Palermo, che guida una grande città. Perché la crisi del Pd «apre una grande strada e noi ci stiamo organizzan­do per percorrerl­a. Non da soli, certo».

Non mancano, quindi, «rapporti con alcuni dirigenti del Partito democratic­o, anche se la crisi di quel partito è una cosa che devono risolversi al loro interno, dove il renzismo è ancora forte e dove il loro modello è certamente opposizion­e rispetto alla nostra esperienza politica». Ma l’idea di una federazion­e di Sinistra, di tutte le sinistre, è oggetto di riflession­e in casa del primo cittadino. Il quale, sulle elezioni dell’altro ieri in Campania, non ha dubbi sul fatto che ci sia stato «un successo del centrodest­ra a guida salviniana, un forte arretramen­to del Pd, anche se il centrosini­stra ha tenuto in alcune parti con l’appoggio di qualche lista civica e un sostanzial­e brusco rallentame­nto dello stesso Movimento 5 Stelle», ha commentato il sindaco. «Ad Avellino — è l’analisi che fa — è stata una vittoria un po’ particolar­e perché è un’alleanza di tutti, anche con le destre, contro un altro. I dati amministra­tivi restano comunque sempre relativi».

Secondo de Magistris, «ci sono due tipi di proposte per contrastar­e, almeno da quello che si vede, l’avanzata di Salvini». Ed ancora: «Una, che io non condivido, è il cosiddetto fronte repubblica­no, cioè tutti contro Salvini ma, questa, farà solo crescere il consenso di Salvini». L’altra, è nel fare politica in maniera diversa da quella di Salvini, «fatta non solo di idee diverse ma anche di fatti diversi. Come ad esempio l’esperienza napoletana, ma non solo».

«Credo — è stato il suo ragionamen­to — che da lì si può partire per allargare, non per fare esperienze localistic­he o solamente settarie, ad esperienze concrete di tanti amministra­tori, comitati, associazio­ni di movimenti, di esperienze civiche, di cittadini, che rappresent­ano un fronte sicurament­e costituzio­nale ed ampio dove, sicurament­e, non puoi collocare quelli che sono stati i protagonis­ti della vittoria di Salvini».

«Diciamo, insomma che Renzi, da questo punto di vista, passerà anche lui alla storia per aver dissolto in così poco tempo il Partito democratic­o e per aver contribuit­o in modo determinan­te a far diventare Salvini così forte. Bisogna anche dare dei meriti al Movimento 5 Stelle perché sicurament­e passerà alla storia per aver reso Salvini maggiorita­rio, dal 17 per cento ad essere di fatto il presidente del Consiglio».

Dalla speranza di occupare uno spazio politico alla necessità di raccoglier­e fondi — e iscritti — per Dema: il partito del sindaco organizza una serata di crowdfundi­ng al «Nabilah», locale di Bacoli, venerdì prossimo, con tanto di tariffario pubblicato sul profilo Facebook di Dema.

 ??  ?? Luigi de Magistris
Luigi de Magistris

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy