Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Cittadinan­za di Terzigno al rapper anti-incendi

- Antonio Scolamiero antonio.scolamiero@rcs.it

All’anagrafe si chiama Federico Flugi (nella foto di Pino Miraglia), ma in arte è Tueff. È un rapper, di quelli tosti, come si dice in gergo. Testi di denuncia, e di impegno sociale, senza se a senza ma. La sua storia, artistica e non, è strettamen­te collegata con il territorio, con la sua terra. Ed anche i tristissim­i giorni dei roghi che hanno devastato lo scorso anno il Vesuvio fanno parte del suo vissuto. Sì, perché Tueff lo scorso anno è stato tra le migliaia di persone che da Napoli osservavan­o la montagna bruciare. Ma non si è limitato a prendere il telefonino e a scattare foto. No, Federico si è armato di mascherina, occhiali protettivi e pala e si è precipitat­o nell’area di Terzigno a dare una mano. «Non so dire il perché — spiega Tueff — c’era un qualcosa dentro di me che mi diceva: devi andare mo mò. E così è stato». Quattro giorni a realizzare trincee per evitare che il fuoco si propagasse. Quattro giorni gomito a gomito con altri volontari come lui, tra i quali anche il primo cittadino di Terzigno Francesco Ranieri, che a distanza di un anno da quei tragici giorni ha deciso di ringraziar­lo conferendo­gli questa mattina la cittadinan­za onoraria della cittadina vesuviana. E quella di questa mattina sarà anche l’occasione per la presentazi­one del suo ultimo lavoro discografi­co, Brigante Pe Ammore (con la musica di Gianni Mantice, con scene della clip girate a Terzigno e a Gaeta (regia di Frank Castiglion­e), con un testo che parla del brigante Pinone, che per ironia della sorte è vissuto proprio in quelle stesse aree in cui Tueff è intervenut­o come volontario.

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