Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Con Oliva il palco è un ring Preziosi insegue Moby Dick

Il grande pugile debutta nella sezione Sportopera con la storia della sua vita L’attore in trasferta al Duomo di Salerno legge pagine dal classico di Melville Lectio di Isotta su Scarlatti. Willy Balkan Travel Agency live a Palazzo Reale

- Natascia Festa

Uno spazio delimitato e intorno, più in basso, il pubblico che applaude. O fischia. Un ring e un palcosceni­co hanno in comune alcune cose, altre no. Di certo Patrizio Oliva ora le conosce tutte. Il leggendari­o pugile stasera (21.30) sarà protagonis­ta della sezione SportOpera del Napoli teatro festival con Patrizio vs Oliva, tratto da Sparviero. La mia storia di Patrizio Oliva e Fabio Rocco Oliva (Sperling&Kupfer). Con lui sul palco Rossella Pugliese. La regia è di Alfonso Postiglion­e che spiega in una nota: «Ananke per gli antichi greci Dea pre-olimpica del Fato, della Necessità dell’agire umano, era definita da Omero la “necessità di combattere”. Patrizio Oliva è stato uno dei più grandi pugili della boxe italiana. Scorrendo la sua vita appare evidente come sia stata una qualche Ananke a seguirlo da vicino e le sue fatiche sportive ci ricordano le gesta di un semidio. La sua determinaz­ione a prendere a pugni, più che gli avversari, le ferite della vita, hanno reso la sua parabola sportiva ineluttabi­le: titoli italiani, oro olimpico, titolo europeo, titolo mondiale». Lo spazio scenico a cura di Daniele Stella; i costumi di Giuseppe Avallone; disegni e illustrazi­oni di Daniele Bigliardo; musiche Stefano Gargiulo.

Dall’agonismo sul ring all’avventura in mare, quella mitica di Melville sulle tracce della balena bianca. Alle 21.30, il Teatro Festival trasloca al Duomo di Salerno dove Alessandro Preziosi mette in scena una sua lettura di Moby Dick, con la drammaturg­ia di Tommaso Mattei e live electronic­s di Paky De Maio. «Se Moby Dick — si legge in una nota dell’attore — rischia di sembrare ad una prima scorsa un libro cupo e disperato, l’obiettivo del recital è un percorso da fare con lo spettatore alla ricerca invece di un messaggio di speranza. L’adattament­o è così tutto rivolto a riscoprire quella vena aurea, luminosa che scorre nel sottosuolo della magistrale opera di Melville».

La premiata «ditta» teatro Elicantrop­o è di quelle con una scuola di formazione longeva e molto attiva. L’Osservator­io del Ntfi ha selezionat­o lo spettacolo degli allievi del Laboratori­o permanente della piccola sala di vico Gerolomini che portano in scena — nel Cortile delle carrozze di Palazzo Reale, alle 21.30 — Terrore e Miseria del Terzo Reich di Bertolt Brecht, regia di Carlo Cerciello, musiche di Paolo Coletta e scene di Roberto Crea.

Come sempre le giornate del Napoli teatro festival diretto da Ruggero Cappuccio hanno un’ouverture e una postilla. La prima oggi alle 19,30 è garantita da Paolo Isotta nella Cappella Pignatelli. Qui il critico terrà la seconda Lectio magistrali­s del ciclo dedicato alla Scuola Musicale Napoletana. Isotta racconterà Alessandro Scarlatti. «Il suo più grande studioso — dice — Edward Dent, già all’inizio del Novecento, dettò la sentenza memorabile: Scarlatti non è il fondatore della Scuola Napoletana, è il Padre della Musica Classica. Infatti egli fonda in senso stilistico ed estetico il Classico. Senza di lui non vi sarebbero Haydn e Mozart». (ingresso gratuito, prenotazio­ni all’indirizzo att.culturali@unisob.na.it).

La postilla è musicale nel Giardino Romantico di Palazzo Reale dove il Dopofestiv­al, per la rassegna I viaggi dell’amore a cura di Massimilia­no Sacchi propone il concerto della band Willy Balkan Travel Agency.

Il messaggio L’opera di Melville rischia di sembrare cupa io porto lo spettatore alla ricerca della speranza

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 ??  ?? Volti e guantoni In alto a sinistra Alessandro Preziosi che leggerà Moby Dick Sopra Patrizio Oliva che racconterà se stesso
Volti e guantoni In alto a sinistra Alessandro Preziosi che leggerà Moby Dick Sopra Patrizio Oliva che racconterà se stesso

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