Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Pompei, gay pride ad alta tensione M5S e Lega spaccati

Nugnes: sarò in strada. Pillon: resta una provocazio­ne

- di Gimmo Cuomo

Il Pride di Pompei, in programma nel pomeriggio (raduno alle 15 in piazza Falcone e Borsellino) del 30 giugno nella città mariana, divide i due alleati del Governo.

Da un lato, il Movimento 5 Stelle che parteciper­à al corteo attraverso i senatori Virginia La Mura e Paola Nugnes, dall’altro la Lega che, pur non contestand­o il diritto di lesbiche, gay, bisessuali e transgende­r a manifestar­e in difesa della propria identità, ritiene la decisione di sfilare davanti al Santuario della beata Vergine «una vera e propria provocazio­ne» e auspica che «le forze dell’ordine riportino alla normalità ogni gesto contro il buon gusto e che comunque violi le leggi dello Stato».

Ma a destare preoccupaz­ione è l’eco delle frasi postate su facebook da alcuni esponenti della destra estrema al momento dell’annuncio del Pride a Pompei. In particolar­e il leader napoletano di Forza Nuova Salvatore Pacella minacciò di prendere i partecipan­ti «a calci sulle gengive». E, sempre sul web, si arrivò a definire la manifestaz­ione «distruttiv­a come l’eruzione del Vesuvio, scenario di morte della cristianit­à e delle civiltà». Parole pesantissi­me che provocaron­o la reazione del presidente di Arcigay Napoli Antonello Sannino. Per questo motivo l’attenzione delle forze dell’ordine sarà particolar­mente alta.

E proprio le esternazio­ni sopra le righe dell’estrema destra hanno spinto le due esponenti del M5s a schierarsi. «Questa manifestaz­ione - spiegano La Mura e Nugnes annunciand­o la propria partecipaz­ione - è stata accompagna­ta da proteste omofobe di fronte alle quali non si può restare in silenzio. Il nostro è un paese civile che non può permetters­i arretrare sul piano della difesa dei diritti civili e della lotta alle discrimina­zioni di genere».

La pensa diversamen­te Gianluca Cantalames­sa neodeputat­o della Lega. Premette: «L’affetto tra due persone, a prescinder­e dal sesso, è sempre un dono di Dio. Per questo è giusto rispettare i diritti di tutti». Poi però aggiunge: «Ma non sono assolutame­nte d’accordo con l’idea di sfilare davanti al Santuario dove dsi potrebbe urtare la sensibilit­à, tanto per fare un esempio, di una vecchietta che si reca in chiesa per il Rosario. Alcuni parlamenta­ri del M5s sarà presente in piazza? Mica ci sarà tutto il movimento. E poi noi siamo un partito unico, per questo abbiamo sottoscrit­to il contratto». Più duro Simone Pillon, deputato del Carroccio d’origina bresciana, organizzat­ore del Family Day. «Ferma la libertà di manifestar­e garantita dalla Costituzio­ne, in casi come questo dovrebbe prevalere il buon senso. Non si può consentire che questa sorta di carnevale di Rio, ma di pessimo gusto, tocchi un luogo in cui famiglie, anziani e bambini si recano per pregare. Abbiamo cercato di impedire questo sconcio. Ma siamo riusciti solo ad evitare soste in prossimità del Santuario. Speriamo che il transito per la piazza avvenga velocement­e e che non si debba assistere all’esternazio­ne di sentimenti anticristi­ani. Sono certo che le forze dell’ordine sapranno riportare alla normalità eventuali espression­i di cattivo gusto. In ogni caso la scelta di passare dalla piazza è evidenteme­nte una provocazio­ne».

Ieri nel corso della conferenza stampa di presentazi­one, gli organizzat­ori hanno sottolinea­to i patrocini morali concessi al Pride: a cominciare dal Comune

Sicurezza

Timori per le minacce giunte nei giorni scorsi da gruppi di estrema destra

Sannino

Ci auguriamo che le aziende investano anche sui diritti civili. C’è chi propone pacchetti Lgtb

di Pompei, fino alla Regione Campania, passando per la Città metropolit­ana di Napoli. E ancora dell’Università Federico II attraverso il centro Sinapsi, ai consolati di Usa, Francia, Spagna e Venezuela. Numerose anche le personalit­à dell’arte, dello spettacolo, dello sport che hanno voluto testimonia­re il loro sostegno: Carla Fracci, Liberato, Serena Rossi, Cristina Donadio, Maria Nazionale, patrizio Rispo, Massimilia­no Rosolino, Pino Maddaloni.

Per gli organizzat­ori il Pride rappresent­erà anche un’occasione di crescita turistica per Pompei. «Così Sannino di Arcigay Napoli. «Ci auguriamo che le aziende comincino a investire anche sui diritti civili. C’è chi ha preparato un pacchetto Lgtb. Dagli Stati Uniti e dalla Francia hanno espresso grande interesse per la manifestaz­ione che sta creando un nuovo indotto».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy