Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Un’iniezione sottocutanea e il tumore al seno si riduce del 95 per cento
Trattamento disponibile al Pascale e presto anche in altri centri
La lotta ai tumori abbatte un’altra frontiera e lo fa anche grazie ad uno studio internazionale coordinato dall’Istituto Pascale di Napoli. In sostanza, il Pascale è il primo al mondo dove si pratica un’iniezione sottocutanea che può riuscire a «sciogliere» una particolare forma di tumore al seno.
La notizia è di quelle che fanno parlare, del resto il tumore del seno è uno dei più comuni, con un’incidenza molto alta anche in ragazze di giovane età. Tuttavia, non è mai bene generalizzare, soprattutto per non creare false aspettative. E allora, meglio procedere con ordine. Quello che si sta sperimentando al Pascale è un trattamento contro un particolare «sottotipo» di cancro al seno, un trattamento da effettuare prima dell’operazione chirurgica atferta una rapida puntura sottocutanea. In Italia, questo tipo di tumore del seno, che dal punto di vista tecnico si definisce «HER 2 positivo», riguarda solo una parte dei casi di neoplasia della mammella. Michelino De Laurentiis, direttore dell’oncologia senologica del Pascale e coordinatore nazionale della ricerca, chiarisce che questa combinazione di farmaci «è in grado di ridurre la massa tumorale e in molti casi addirittura la fa sparire». Così, all’esame istologico gli specialisti non trovano più traccia di cellule malate.
Per ora il trattamento è disponibile gratuitamente, in forma sperimentale, solo al Pascale, ma, per fortuna delle pazienti, si diffonderà in cinque nuove strutture ospedaliere ad alta specializzazione localizzate al Nord, al Centro e al Sud Italia nel giro di pochi mesi, tra cui il Policlinico Universitario Federico II di Napoli i professori De Placido e Arpino), il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (coordinatore il professore Puglisi), e l’Istituto Oncologico Veneto/Università di Padova (coordinatori i professori Conte e Guarneri).
Va anche chiarito che i farmaci biologici in questione, pur essendo innovativi, non rappresentano una novità assoluta. Si usano già, ma ventraverso gono somministrati attraverso lunghe infusioni endovena. La vera novità di questa sperimentazione è l’accoppiata di questi medicinali uniti in una nuova formulazione e somministrati con un’iniezione sotto pelle. «Questi due anticorpi monoclonali – conferma De Laurentiis – sono stati uniti in una sola somministrazione di pochi minuti, e questa nuova formulazione è una novità assoluta mondiale». L’oncologo ribadisce che la formula viene somministrata, in pazienti con tumore HER 2 positivo, prima dell’intervento vero e proprio e riduce nel 95% la massa. Addirittura nel 70-80% dei casi riesce a farla sparire del tutto.
Le pazienti “arruolate” al Pascale sono state selezionate tra quelle che presentano un tumore alla mammella di tipo «HER 2 positivo», neoplasia che colpisce ogni anno in Italia circa 10mila donne. Il nuovo protocollo rientra nell’of(coordinatori terapeutica che ha portato il Pascale ad essere il centro italiano col più alto numero di protocolli terapeutici innovativi sul tumore della mammella: ben 60 sono quelli coordinati proprio da De Laurentiis. «Continuiamo su questa strada», commenta il direttore generale dell’Istituto, Attilio Bianchi, «senza mai dimenticare l’attenzione per tutte le persone che, con fiducia, si rivolgono quotidianamente a noi».
Unico ostacolo alla diffusione di questo trattamento è, per ora, il mancato rimborso da parte del servizio sanitario nazionale. Anche se la gratuità dei trattamenti viene di fatto garantita attraverso protocolli sperimentali presso alcuni centri ad alta specializzazione. Tra questi, come detto, il Pascale, che si è anche distinto per aver introdotto per la prima volta al mondo questa formulazione innovativa.
La sperimentazione
Il Pascale è il primo al mondo; poi la puntura sarà effettuata in altre cinque strutture d’Italia
Le prime pazienti Selezionate tra quelle che presentano un cancro alla mammella di tipo «HER 2 positivo»