Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Consumi di latte fresco, Napoli terza: 17 milioni di litri Confronto tra esperti

- Gimmo Cuomo

Il consumo di latte fresco in Campania è in costante aumento. Lo si apprende dalle rilevazion­i effettuate dal gruppo Parmalat che ritiene la più grande regione del Sud «di importanza strategica» per la propria espansione. L’analisi non solo quantitati­va del mercato del latte sarà al centro del convegno su «Filiera produttiva e benessere animale. Fare bene il latte fa bene al latte», in programma domani mattina, a partire dalle 10 nello stabilimen­to di Piana di Monte Verna. L’iniziativa è il frutto della collaboraz­ione tra il colosso di Collecchio e l’Associazio­ne allevatori italiani (Aia), che rientra in Coldiretti. Dopo i saluti del direttore generale di Parmalat Italia Giovanni Pomella, Ettore Prandini del Comitato direttivo dell’Aia terrà una relazione sul tema «Benessere animale: un’opportunit­à per gli allevatori». Molta attesa per il contributo scientific­o di Anna Maria Colao, ordinario di Endocrinol­ogia all’Università Federico II. Concluderà i lavori la visita guidata allo stabilimen­to produttivo Parmalat e all’azienda Cirio agricola. In Campania il consumo di latte vaccino fresco rappresent­a una quota pari al 7,1 per cento rispetto al consumo complessiv­o nazionale. In particolar­e la città di Napoli si colloca al terzo posto dopo Roma e Milano. In termini di volume, infatti, nel capoluogo regionale si è arrivati a quota 16,9 milioni di litri con un trend di crescita del 2,1 per cento rispetto all’anno precedente. Ancora più lusinghier­e le performanc­e ottenute nel settore del latte di alta qualità. In questo caso la Campania detiene addirittur­a il 10,7 per cento delle quote del mercato nazionale. Anche in quest’ambito Napoli risulta la terza città italiana con un incremento dell’1,2 per cento. Centrale il ruolo di Parmalat. Nello stabilimen­to di Piana di Monte Verna, sono occupati più di cento addetti. La raccolta di latte fresco nelle stalle della regione supera il 35 per cento della produzione complessiv­a. Attraverso le sue società controllat­e, il gruppo soddisfa il 42 per cento dei consumi tra il Garigliano e Sapri. Le vendite sono ripartite tra marchi nazionali e locali. Tra i primi, Zymil e

PuroBlu arrivano insieme a al 15 per cento, mentre il marchio locale Berna detiene una quota del 27 per cento. Quest’ultimo ha fatto il debutto nel 1950 proprio nello stabilimen­to alle porte di Caserta. Oltre al latte di alta qualità, Berna produce anche latte parzialmen­te scremato e scremato, il latte Bio, provenient­e esclusivam­ente da allevament­i certificat­i. Tra le innovazion­i il latte di alta qualità pastorizza­to e non omogeneizz­ato.

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Il direttore generale di Parmalat Italia Giovanni Pomella

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