Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Reparto chiuso per un party» Arriva il ministro
Dopo la sospensione dall’incarico del primario
Dopo la denuncia del consigliere regionale Borrelli ieri all’Ospedale del Mare si sono presentati i carabinieri del Nas. Oggi arriverà il ministro della Salute Grillo.
NAPOLI Il dottor Francesco Pignatelli resterà in servizio, almeno per il momento, ma non ricoprirà il ruolo di primario. È una scelta attendista quella adottata dalla direzione generale dell’Asl in attesa di poter valutare la relazione del nucleo ispettivo. L’accusa è di aver provocato la chiusura del reparto di cardiochirurgia vascolare nella notte tra venerdì e sabato scorso, in corrispondenza della festa organizzata proprio per celebrare la sua nomina a primario. Quella di ieri, tra Ponticelli e la direzione generale dell’Asl, è stata una giornata infuocata. E oggi si replicherà con l’arrivo da Roma sia degli ispettori inviati dal ministero della Salute, sia dello stesso ministro Giulia Grillo che ieri ha spiegato di voler «andare sino in fondo a questa vicenda».
Nella mattinata di ieri i carabinieri del Nas si sono presentati alla porta della direzione sanitaria (guidata da Giuseppe Russo) chiedendo alcuni chiarimenti e tutta la documentazione necessaria a ricostruire l’accaduto. Il loro intento è anche quello di capire se si possa configurare il reato di interruzione di pubblico servizio. Già nelle prossime ore potrebbe scattare l’inchiesta della Procura. Nelle stesse ore il Sic, vale a dire il nucleo ispettivo interno dell’Asl, ha «interrogato» ogni medico, ogni infermiere e operatore sociosanitario che potesse in qualche modo essere coinvolto nell’accaduto. Nei prossimi giorni la relazione arriverà nelle mani del direttore generale Mario Forlenza che a qual punto potrà valutare provvedimenti più severi.
Intanto, come detto, il «principe» Pignatelli (così lo chiamano su Facebook alcuni degli invitati alla festa) dovrà accettare che il suo incarico di primario del reparto chirurgia cardiovascolare sia affidato al facente funzioni Massimo Tatafiore. A confermare il provvedimento è Mario Forlenza, direttore generale della Asl Napoli 1 centro.«Una sospensione sine die — conferma Mario Forlenza — dovranno essere prima portati a termine tutti gli accertamenti del caso». Ma intanto sarà avviato anche un procedimento disciplinare che, nel peggiore dei casi, potrebbe anche portare ad un licenziamento del medico. Ma ovviamente è ancora tutto da dimostrare. Quanto al lungo faccia tra Forlenza e Pignatelli, il direttore dell’Asl dice: «Ha ammesso di aver trasferito, la sera del 6 luglio, 4 pazienti dal suo reparto a quello di chirurgia e di averlo fatto senza chiedere l’autorizzazione alla direzione sanitaria. Questo però è l’unico errore che ritiene di aver commesso: cioé non aver chiesto autorizzazione né comunicato nulla».
Il medico avrebbe motivato questi trasferimenti sulla base di criticità di personale in quel turno serale, soprattutto a causa delle ferie. «Questa vicenda – conclude il direttore generale – mi lascia con una grande amarezza, il dottor Pignatelli è un grande professionista, ma ha commesso un’enorme leggerezza che ha danneggiato l’immagine dell’Asl e dell’Ospedale del Mare».
Al momento nessun provvedimento è stato emesso nei confronti del resto dell’équipe del reparto. Ma se dovessero emergere altre responsabilità, assicura Forlenza, saranno presi provvedimenti anche per loro. Di possibili provvedimenti ha parlato ieri anche il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli Silvestro Scotti. Il leader dei camici bianchi ha chiesto all’Asl di avere i dettagli della sospensione comminata al primario Francesco Pignatelli. «In attesa di saperne di più – dice Scotti - convocheremo il collega affinché possa offrirci la propria visione delle cose e alla fine assumeremo le dovute decisioni. Se dovesse essere confermato quanto stiamo apprendendo dai media, e quindi che il dottor Pignatelli abbia effettivamente premesso un proprio, futile, interesse alla salute dei pazienti non esiteremo a prendere importanti provvedimenti disciplinari». Scotti, come del resto anche il dg Asl, sottolinea che «al netto di eventuali spiegazioni, che al momento non si riescono neanche ad ipotizzare, questa vicenda sta innegabilmente creando un grave danno di immagine a tutta la categoria. Si rischia di mandare in fumo il grande sforzo che la Regione e la Asl hanno messo in campo per contrastare la migrazione sanitaria e per ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini campani».
In questo clima rovente, sempre ieri, si è tenuta un’importante riunione anche con il commissario ad acta Ciro Verdoliva per confermare la data del 15 settembre per l’attivazione del pronto soccorso del nosocomio di Ponticelli. Almeno su questo fronte si lavora a ritmi serrati e non dovrebbero sorgere imprevisti.
La scheda Francesco Pignatelli ha diretto l’unità di Chirurgia vascolare al Pellegrini, prima ha prestato servizio in altri ospedali ad Aversa e Caserta