Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Grillo: «Quel primario dovrebbe scusarsi in piazza Ma è possibile che nessuno si sia accorto di nulla?»
Il ministro a Napoli: «Polso fermo e niente scaricabarile». Attimi di tensione per la veemente protesta di un cittadino
«Quel primario dovrebbe scusarsi in pubblica piazza, perché il suo comportamento ha gettato discredito sulla categoria medica». Il ministro della Salute Giulia Grillo, in visita negli ospedali di Napoli, commenta così il caso di Francesco Pignatelli, primario all’Ospedale del Mare accusato di aver chiuso un reparto in occasione di una sua festa alla quale aveva invitato medici e infermieri. Grillo ha detto che si interverrà «con polso fermo e senza scaricabarile». Ci sono stati anche momenti di tensione quando un uomo ha protestato con veemenza contro di lei, ma è stato fermato e allontanato dalla scorta.
NAPOLI È iniziata con un grosso spavento la visita all’Ospedale del Mare del ministro della Salute Giulia Grillo. Appena varcato l’ingresso del nosocomio, un uomo sulla sessantina si è lanciato verso di lei urlando e protestando per un presunto caso di mala sanità subìto. Solo dopo, placcato dagli uomini della scorta e dalle guardie giurate, ha spiegato di essere insoddisfatto dell’assistenza ricevuta al II Policlinico. Uno spavento rischioso per il ministro che, è bene ricordarlo, aspetta un bambino. Grillo ha però proseguito senza esitazione la sua ispezione. A sorpresa ha evitato di visitare la chirurgia vascolare (assieme alla consigliera Ciarambino, al commissario ad acta Ciro Verdoliva, al direttore generale Asl Mario Forlenza e al direttore sanitario del nosocomio Giuseppe Russo) ha visitato inve- ce l’area materno infantile e poi il pronto soccorso passando per la chirurgia d’urgenza. Al termine dell’ispezione è stata molto chiara su due punti: «Non accetterò alcuno scaricabarile – ha detto riferendosi al caso del primario Pignatelli accusato di aver tenuto chiuso il reparto di Cardiochirurgia durante un suo party – individueremo le responsabilità ovunque siano. Entro 48 ore avrò la relazione degli ispettori e avremo il polso fermo». Lasciando intendere che non si guarderà solo al primario si è chiesta: «È possibile che venga chiuso un reparto e non se ne accorga nessuno?».
Ad ogni modo ha duramente stigmatizzato il comportamento del primario, che «è stato molto grave prima di tutto dal punto divist amorale. Si dovrebbe scusare in pubblica piazza — ha detto — per aver gettato discredito su tutta la categoria». Il giudizio sul medico è l’unica cosa che sembra mettere d’accordo il ministro e il governatore Vincenzo De Luca, che in giornata aveva parlato di «livelli di imbecillità che è difficile prevedere sulla faccia della terra».
Grillo ha fortemente criticato la decisione di smantellare il reparto (già completato) materno-infantile per realizzare una cardiochirurgia. Su questo ha anche lasciato intendere che il ministero, senza mettere in discussione l’autonomia regionale, interverrà con decisione. Dunque, non è da escludere che nei prossimi mesi possa esserci un nuovo dietrofront, o quantomeno un vero e proprio braccio di ferro. «Credo ci siano delle serie valutazioni economiche di danno erariale — ha avvertito Grillo — rispetto a una programmazione che andava in una direzione e che ora si vorrebbe cambiare. Si deve capi- re per quale motivo si vuole smantellare questo polo per fare un’altra cardiochirurgia, quando qui mi risulta ce ne siano già in eccesso». Attenzione anche sulle procedure di reclutamento del personale e sull’apertura del pronto soccorso prevista per settembre.
La visita del ministro è iniziata ben prima di arrivare a Ponticelli. Nel corso della mattinata ha infatti voluto passare in rassegna due dei più importanti ospedali cittadini. La prima tappa al Monaldi, dove Grillo ha rivolto un deciso «mi raccomando» al commissario Antonio Giordano e ai componenti del suo staff. E, sempre in compagnia della consigliera Ciarambino, ha incontrato una delegazione del Comitato genitori bimbi trapiantati. Se quella al Monaldi era una visita attesa, il Cardarelli è stato decisamente un fuori programma. Del re- sto sarebbe stato impossibile non visitare quella chele i stessa ha definito «una struttura importantissima» che «soffre il fatto che l’organizzazione della rete ospedaliera non è avvenuta fino a oggi in maniera coerente».
Il ministro ha incontrato il direttore generale Ciro Verdoliva e molti medici. Il sovraffollamento? «Quest’ospedale – ha sottolineato Grillo — deve drenare tutta una serie di necessità del territorio che avrebbero dovuto essere soddisfatte da altre strutture». Rispetto all’incontro con De Luca, Grillo ha sottolineato di essersi limitata più che altro ad ascoltare, ma è evidente che il giudizio sulla sanità in Campania non è dei migliori, visto ha parlato di una regione che «è ultima per livelli essenziali di assistenza».
L’ira del governatore De Luca: «Ci sono livelli di imbecillità che è difficile prevedere sulla faccia della terra»
Ispettori Entro due giorni prevista la relazione sulla vicenda di cardiochirurgia