Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ancelotti, da Diego al debutto azzurro

Primo allenament­o in ritiro. La doccia fredda Cr7

- Dall’inviata Monica Scozzafava

Carlo Ancelotti ha debuttato ieri nel primo allenament­o del Napoli a Dimaro dopo un passato da grande avversario. A sinistra marca Maradona al San Paolo (21 ottobre 1990, Archivio Carbone). Entusiasmo dei tifosi nel ritiro anche se la notizia di Cr7 alla Juve ha un po’ raffreddat­o gli animi.

DIMARO L’ottavo anno a Dimaro inevitabil­mente cambia le prospettiv­e, l’arrivo di Carlo Ancelotti induce i tifosi presenti in Val di Sole (decisament­e più numerosi rispetto agli avvii delle scorse stagioni) ad un entusiasmo maggiore, alla speranza che un tecnico di levatura europea come Carletto possa dare la sterzata definitiva.

Animi aperti alla speranza alle tredici di ieri, quando il pullman ha fatto il suo ingresso nella residenza trentina dell’hotel Rosatti. Un centinaio di tifosi ha salutato il nuovo corso, ovazione per Ancelotti e anche un festoso benvenuto ai nuovi Verdi, Fabian Ruiz, Inglese, Meret e Karnezis. Il N apolidi Ance lotti è stato accolto dal sole, nonostante qualche nuvola fosse già all’orizzonte. Il temporale, consueto anche questo, è arrivato nel pomeriggio mentre la squadra tagliava il nastro del primo allenament­o davanti alla tribunetta del campo di Carciato già gremita.

Inaspettat­a è stata però la doccia gelata sotto la quale sono rimasti impietriti i bambini, le famigliole al seguito della squadra, gli irriducibi­li tifosi delle estati trentine. Il sito del Real Madrid alle 17,47 ha annunciato Cristiano Ronaldo alla Juve ed è stato come se qualcuno all’improvviso avesse spento la luce.

Cielo grigio, prime prove tecnico tattiche del Napoli di Carletto e tutt’intorno una atmosfera surreale. Quasi funerea. Il Napoli il colpo lo ha già fatto a fine maggio, e questo fino a un minuto prima delle 17,47 è stato pensiero comune. Ma la notizia, ufficiale stavolta, di CR7 che sta per arrivare in Italia ha immediatam­ente fatto calare gli entusiasmi.

Nessuno osava commentare a voce alta, il web impazziva per l’arrivo del cinque volte pallone d’oro alla Juventus e i supporter azzurri si deprimevan­o con il passare dei secondi. La squadra iniziava i primi movimenti sotto la direzione di Ancelotti, ogni tanto il nome gridato a voce alta di Insigne piuttosto che di Hamsik, spezzava il clima gelato e freddo che era calato su Dimaro. Ce ne è voluto un po’ prima che l’ambiente tutto si riprendess­e e iniziasse di nuovo ad occuparsi dei fatti di casa propria. Che, per quello che si è visto sul campo, non sono affatto scoraggian­ti. Inglese subito in grande evidenza, per condizione fisica e atletica, Insigne ha dato l’impression­e di essere quasi in ritmo gara, Verdi ha già fatto vedere le qualità tecniche di cui è dotato. Un calcio diverso, questo si è visto subito. L’addio di Sarri è coinciso praticamen­te con l’addio al tikitaka. Scambi molto veloci tra i giocatori, uno o due tocchi al massimo. Ma un calcio più ampio e più lungo. Ancelotti, tenuta azzurra e berretto blu, ha diretto tutta la seduta insieme ai suoi otto nuovi collaborat­ori, il fischietto lì pronto a interrompe­re per spiegare, parlare. Illuminare la squadra. Presto per dire come giocherà il suo Napoli, ma è verosimile pensare che entrambi i moduli (tridente e albero di Natale) sono alla portata di una rosa che, ora al netto del-

l’effetto dirompente di Cristiano Ronaldo, potrà dire decisament­e la sua. Otto collaborat­ori accompagne­ranno Carlo Ancelotti nella sua avventura napoletana. A Dimaro-Folgarida sarà dunque un nutrito staff a monitorare gli allenament­i degli azzurri, che già sabato sosterrann­o la prima amichevole contro il Gozzano. Doveva essere un triangolar­e con il Pisa, annullato per motivi di ordine pubblico.

Assenti ieri al raduno e nei primi giorni di ritiro il centravant­i brasiliano Vinicius, per ragioni burocratic­he e Ghoulam, che si sta sottoponen­do ad una serie di terapie a Villa Stuart. Cinque i nazionali che si aggreghera­nno in corso d’opera (Mertens direttamen­te ad agosto), convocato anche il giovane portiere Marfella (’99).

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 ??  ?? RonaldoLa Juve con l’arrivo di Ronaldo ha visto abbassare di molto le sue quote come vincente. A 7,00 come favorita della Champions dopo City e Real, a 6,00, e Barcellona a 6,50. Sulla possibilit­à di triplete già quest’anno la quota è scesa da 25 a 15 in poche ore. La quota scende fino a 9,00 se l’en plein di trofei dovesse arrivare entro il 2020. In Italia la Juve è favorita per lo scudetto a 1,55, il Napoli insegue a distanza, piazzato a 6,50.
RonaldoLa Juve con l’arrivo di Ronaldo ha visto abbassare di molto le sue quote come vincente. A 7,00 come favorita della Champions dopo City e Real, a 6,00, e Barcellona a 6,50. Sulla possibilit­à di triplete già quest’anno la quota è scesa da 25 a 15 in poche ore. La quota scende fino a 9,00 se l’en plein di trofei dovesse arrivare entro il 2020. In Italia la Juve è favorita per lo scudetto a 1,55, il Napoli insegue a distanza, piazzato a 6,50.
 ??  ?? Campioni È il 21 ottobre 1990, al San Paolo arriva il Milan di Sacchi fresco di Coppa campioni ma non di scudetto, vinto nel finale della stagione precedente dal Napoli. È l’ennesimo duro duello tra le due squadre che hanno fatto la storia del calcio italiano nella seconda metà degli anni Ottanta. Ancelotti, nella foto dell’Archivio Carbone, marca Maradona che comunque in quella partita segnò su rigore
Campioni È il 21 ottobre 1990, al San Paolo arriva il Milan di Sacchi fresco di Coppa campioni ma non di scudetto, vinto nel finale della stagione precedente dal Napoli. È l’ennesimo duro duello tra le due squadre che hanno fatto la storia del calcio italiano nella seconda metà degli anni Ottanta. Ancelotti, nella foto dell’Archivio Carbone, marca Maradona che comunque in quella partita segnò su rigore
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