Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ora per salvare l’Universiad­e serve una proposta di buon senso

- Ex delegato allo Sport giunta Caldoro di Luciano Schifone

Dopo avere fatto la figuraccia internazio­nale affossando il Forum universale delle Culture grazie alla combinata incapacità Oddati/ De Magistris, oggi corriamo il rischio di ripeterci con le Universiad­i, per la incapacità di allestire il villaggio degli atleti. Ma come accadde con l’uovo di Colombo, la soluzione a problemi che sembrano complessi ed aggrovigli­ati è a volte la più semplice; quella che tutti hanno sotto gli occhi ma che nessuno vede (oppure fa finta di non vedere). Nel caso delle Universiad­i sembra complicato trovare il modo di ospitare 6.000 giovani studenti in un luogo ottimale rispetto allo svolgiment­o delle gare sportive. Eppure c’è un complesso edilizio pubblico, attualment­e vuoto ma costruito per ospitare migliaia di ragazzi con camerate, scuole, palestre, piscina, albergo, grandi spazi verdi e collocato in sito strategico dal punto di vista delle comunicazi­one e dei trasporti. Qual è? Il complesso del Collegio Ciano ex sede Nato. Come tutti sanno, fu costruito per ospitare 3000 ragazzi e ragazze «figli del popolo» di Napoli, fra i 12 ed i 18 anni dei quartieri più disagiati per dare loro istruzione e formazione profession­ale. Sede del Comando Sud Europa della Nato fino al 2012, è ancora privo di una utilizzazi­one e dunque libero per accogliere eventi di questa natura. Sostanzial­mente simile alla Mostra d’Oltremare, dal punto di vista logistico, presenta tre indubbi vantaggi: primo, e già basterebbe da solo, i tempi di allestimen­to sarebbero ridottissi­mi, forse pochi mesi, perché è comunque in buone condizioni e si tratterebb­e solo di organizzar­e spazi già sezionati, aggiungere altri 2000 posti negli edifici della scuola, dell’albergo e del grande palazzo del Comando, e di allestire l’arredament­o necessario. Secondo, i costi sarebbero certamente inferiori ai 45 milioni previsti per la Mostra, non occorrendo impianti fognari o elettrici ex novo. Terzo i lavori sarebbero finalizzat­i ad opere che non sarebbero abbattute ma poi resterebbe­ro a patrimonio aggiuntivo della Fondazione e della città. Dunque con il buon senso si può evitare lo scempio del parco della Mostra d’Oltremare, si può ridurre costi e tempi ed offrire agli atleti delle Universiad­i una accoglienz­a in un sito concepito per i giovani in uno dei posti più suggestivi e panoramici dei Campi Flegrei. Vale la pena ricordare che analoga proposta è stata avanzata anche dall’ex presidente della Fondazione proprietar­ia del complesso, il professor Sergio Sciarelli, e che un progetto simile per ospitare la Coppa America è già in possesso del Comune. Non si capisce per quale motivo De Luca che come organo vigliante ne ha politicame­nte là disponibil­ità, non approfitti di una simile opportunit­à.

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