Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sì dal vertice della Nato Potenziato l’hub di Napoli
Il premier Conte: così fermeremo le minacce
Al summit dei leader della Nato il premier Giuseppe Conte incassa le lodi del segretario generale Jens Stoltenberg per l’azione svolta sul fianco meridionale e frutto dell’impegno di Roma sull’hub regionale per il Sud collocato al Comando congiunto di Napoli, la cui «piena operatività» è stata sancita. Al via il potenziamento.
NAPOLI Al summit dei leader della Nato il premier Giuseppe Conte - per la prima volta al nuovo quartier generale dell’Alleanza a Bruxelles - incassa le lodi del segretario generale Jens Stoltenberg per l’azione svolta sul fianco meridionale e frutto dell’impegno di Roma sull’hub regionale per il Sud collocato al Comando congiunto di Napoli, la cui «piena operatività» è stata sancita nella prima delle due giornate di lavori.
«Sono grato all’Italia per il ruolo che svolge a Sud» ha affermato Stoltenberg, sottolineando che l’hub sarà «centrale per valutare, analizzare, seguire e rispondere in modo più efficace alle sfide che arrivano» dal quadrante, anche in sinergia con le operazioni di pattugliamento del Mediterraneo delle navi della missione Sea Guardian.
Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, nella delegazione di Conte assieme al capo della Farnesina Enzo Moavero Milanesi, ha commentato l’operatività dell’hub parlando di «ottimi risultati» rivendicando che «l’Italia ha fatto sentire la sua voce, crediamo che una politica più a sostegno dei propri partner rafforzerebbe l’Alleanza offrendo una cornice di sicurezza più solida» e «in particolare abbiamo chiesto una Nato più versatile e flessibile, che oltre ad Est sappia guardare anche a Sud, dunque nel Mediterraneo, una regione complessa quanto strategicamente importante per il nostro Paese» si legge poi sul profilo Facebook del ministro Trenta: «Vogliamo una Nato che dia maggiore sostegno anche all’Ue sulle principali sfide che ci troviamo di fronte: lotta al terrorismo e lotta al traffico di esseri umani». E il vertice Nato di Bruxelles nella dichiarazione finale approvata dai 29 precisa che «l’hub contribuirà alla consapevolezza e comprensione delle sfide, delle minacce e delle opportunità regionali, a sostenere la raccolta, la gestione e la condivisione delle informazioni e a coordinare le attività della Nato nel Sud».
Nel ribadire fedeltà all’Alleanza atlantica, Conte ha sottolineato «l’interesse degli italiani» per il rafforzamento del fianco meridionale, un interesse condiviso anche da vari altri Paesi dell’Alleanza, tra questi, Spagna e Polonia.
«In questa prospettiva - ha spiegato - l’hub di Napoli è un passaggio molto importante» poiché le minacce da quell’area sono «significative» a partire dal terrorismo. «Dalla stessa immigrazione - ha avvertito il premier - potrebbero arrivare rischi e pericoli di foreign fighter». Gli alleati concordano anche che entro il 2020 sarà operativa una forza di pronto intervento in grado di spostarsi dove occorre in un mese: sarà composta da 30 squadriglie di aerei, 30 unità navali e 30 battaglioni e l’hub di Napoli per il coordinamento rientra nell’azione per iniziative politiche e di cooperazione nella regione del Medio Oriente e del Nordafrica.