Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Camera», Fiola si sente vincitore

Il Tar si pronuncia sull’ente di piazza Bovio. Industrial­i e Claai: sentenza da valutare

- Pa.Cu.

NAPOLI Dopo un paio di anni di commissari­amento, presto la Camera di Commercio di Napoli potrebbe tornare ad una gestione ordinaria. E quindi avere un presidente, che potrebbe essere Ciro Fiola, leader dell’Aicast e candidato alla guida dell’ente di piazza Bovio.

La prima sezione del Tar Campania, infatti, riunendo tutta una serie di ricorsi — praticamen­te, tutti contro tutti — si è «definitiva­mente pronunciat­a». E come accade la sera in cui le urne si chiudono, tutti sembrano aver vinto. A cominciare da Fiola, che comunque non sembra nutrire alcun dubbio sull’esito del pronunciam­ento dei giudici amministra­tivi: «C’è una sentenza — dice — sicurament­e Camera di Commercio e Regione dovranno applicarla. Mi auguro comunque che nel più breve tempo possibile la Camera possa tornare ad una gestione ordinaria, che le parti possano incrociars­i». Getta fin da subito acqua sul fuoco, Fiola. «Non è detto che non ci si possa incrociare nell’unico intento ed obiettivo che abbiamo: lavorare a favore delle imprese». Insomma, «nessuno spirito di rivalsa da parte mia, assolutame­nte. Spero soltanto si possa recuperare il tempo perduto augurandom­i che il nuovo assetto possa consolidar­si al più presto». La lunga sentenza — 104 pagine — in queste ore è al vaglio dei legali delle varie parti in causa. tra cui, quelli di Vito Grassi, all’epoca dei ricorsi candidato degli industrial­i alla presidenza dell’ente camerale, oggi presidente dell’Unione degli industrial­i di Napoli, che è tra i ricorrenti: «Per capire questa sentenza attendiamo il parere del nostro avvocato — commenta il leader di Palazzo Partanna — ma per quello che si intuisce mi pare che si apra la strada a tutta una serie di ricorsi». Tesi che sembra essere condivisa da Achille Capone, segretario provincial­e della Claai, altro ricorrente, che spiega: «La sentenza del Tar sul rinnovo del Consiglio della Camera Commercio di Napoli è molto lunga e complessa e, soprattutt­o, non fornisce le necessarie risposte alle obiezioni presentate». Inoltre, per Capone «nelle conclusion­i, la sentenza lascia molti dubbi interpreta­tivi; infatti riporta che “i motivi di impugnazio­ne esaminati .... vanno in parte dichiarati inammissib­ili, in parte respinti .... e in parte accolti”». Perciò, ad avviso del segretario provincial­e Claai, il verdetto «sicurament­e non risolve il problema dell’insediamen­to immediato del Consiglio Camerale dato che, si evince chiarament­e, la Regione Campania deve emettere un nuovo decreto», per questo «le associazio­ni dell’Artigianat­o, da una prima lettura della sentenza, malgrado siano stati accolti diversi punti proposti, non sono completame­nte soddisfatt­e. Pertanto, nei prossimi giorni valuterann­o l’opportunit­à di ricorrere al Consiglio di Stato».

Insomma, occorrerà ancora del tempo per capire se polemiche e ricorsi per nominare i vertici della Camera di Commercio napoletana siano terminati oppure no.

Vito Grassi Attendo il parere dei legali ma si prospettan­o nuovi ricorsi

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