Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Festa del primario, l’inchiesta si allarga
Il Nas vuole altri documenti dall’Asl. E l’Ordine sentirà Pignatelli
NAPOLI All’indomani dell’ispezione della ministra Giulia Grillo, quello che si respira all’ospedale del Mare è un clima a dir poco rovente. Volti tesi e bocche cucite, ma anche la consapevolezza che da un momento all’altro potrebbe arrivare qualche decisione importante. Del resto, è stata la stessa ministra della Salute a chiarire al termine della sua visita a Ponticelli, che «non verrà tollerato alcuno scaricabarile». Questo lascia intendere che il ministero potrebbe allargare l’indagine oltre le responsabilità del primario. Fonti ufficiose parlano anche di una nuova richiesta di documentazione da parte del Nas e di certo non si è vissuto un clima disteso negli uffici che al Frullone ospitano la direzione generale dell’Asl Napoli 1. Proprio alla Napoli 1 Centro, ieri, il Dg Mario Forlenza ha tenuto una lunga e, a quanto pare, anche particolarmente concitata riunione con i componenti del nucleo ispettivo (Sic) deputati a fare chiarezza sull’accaduto. Da quanto trapela, per la Asl non ci sarebbero elementi per configurare l’interruzione di pubblico servizio, ma potrebbero comunque arrivare nelle prossime settimane provvedimenti importanti. Ad ogni modo, il professor Pignatelli resta in servizio, come detto sospeso dal ruolo di primario. Eventuali sospensioni dal servizio potranno essere avallate solo dal consiglio di disciplina. Ieri sul caso è intervenuto nuovamente il consigliere regionale Francesco Borrelli che ha chiesto al direttore generale Mario Forlenza, e al direttore sanitario dell’Ospedale del mare Giuseppe Russo, di far sì che, in attesa di accertare tutte le responsabilità, i protagonisti della vicenda del reparto chiuso per la festa del primario non continuino a lavorare nella stessa struttura. «In attesa di accertare tutte le responsabilità – dice il consigliere - è inevitabile che quelle persone non continuino a lavorare tutte insieme visto quel che è successo». Borrelli, che ha sottolineato come a suo modo di vedere «i vertici dell’ospedale e dell’Asl stiano gestendo la vicenda nel migliore dei modi possibili», ha annunciato che la vicenda sarà discussa anche attraverso un’interrogazione consiliare, nel question time di domani. La richiesta del consigliere regionale è che sia fatta chiarezza su tutte le responsabilità «per adottare poi provvedimenti durissimi, fino ad arrivare al licenziamento se necessario».
Intanto, lunedì, il dottor Pignatelli dovrebbe essere ascoltato all’Ordine dei Medici di Napoli. Il presidente Silvestro Scotti ha chiesto nei giorni scorsi alla Asl che vengano inviate le risultanza del lavoro portato avanti dal nucleo ispettivo, così da poter esaminare in consiglio di disciplina la posizione del medico. Ad aggiungere un elemento di riflessione su quanto avvenuto è invece Carlo Melchionna (segretario aziendale dell’Anaao Assomed). «Il ministro – dice – dovrebbe rivedere anche il piano ospedaliero regionale, visto che fa acqua da tutte le parti. I presìdi non andavano chiusi prima di attivare l’Ospedale del mare, sul quale ora è necessario lavorare con serenità per fare in modo che vada a pieno regime in tempi brevi e in tutta sicurezza».