Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La rivoluzione di Carletto Idea trequartista e cambio modulo
La novità presuppone che la squadra non resti ancorata al 4-3-3 ma si adegui anche ad una punta centrale
DIMARO C’è una evidenza che va oltre ogni ipotesi sul nuovo Napoli di Carlo Ancelotti. Un segnale distintivo rispetto al recente passato che apre a una serie di scenari.
All’integralismo di Sarri, Carletto oppone la elasticità di un sistema di gioco che sarà mutevole, sia a centrocampo che in attacco. Il must della nuova filosofia è l’intercambiabilità dei ruoli e Ancelotti nel giorno in cui si è presentato alla piazza napoletana non ne ha fatto certo mistero. Dato per assunto che da Sarri eredità un gruppo capace nel possesso e soprattutto veloce negli scambi, ha qualche idea diversa rispetto ai singoli giocatori. Hamsik mezzala gli interessa fino a un certo punto, le qualità tecniche e l’intelligenza tattica del centrocampista slovacco sono, per Carletto, assolutamente compatibili con il ruolo di regista davanti alla difesa, e sarà probabilmente questo il ruolo nel quale potrà esordire già domani nella prima amichevole estiva contro il Gozzano. La fantasia abita nella fase d’attacco in ossequio all’idea ancelottiana che Verdi e Mertens possono tranquillamente interpretare il ruolo di falso nove, di esterno ma soprattutto di agire tra le linee. Sia l’uno che l’altro possono giocare sia a destra che a sinistra, mentre difficilmente il neo tecnico azzurro sposterà la posizione di Callejon (a sinistra) e di Insigne (a destra). Entrambi attaccano la profondità, se lo spagnolo ha minore propensione ad accentrarsi, il folletto napoletano lo fa in maniera naturale. Il trequartista presuppone dunque che il nuovo Napoli non sarà più ancorato ad un solo modulo, il 4-3-3 ereditato appunto da Sarri e dal quale l’ex tecnico non si era mai discostato, ma anche il cosiddetto «albero di Natale» con una punta centrale che per caratteristiche Ancelotti individua in Milik e Inglese. Non solo. Durante la
Più elasticità
Nella partitella di ieri Ancelotti ha provato anche il 4-4-2 con in attacco Vinicius e Inglese Il tecnico vuole duttilità dal gruppo e capacità di adattarsi a più schemi
partitina di ieri pomeriggio sul campo di Carciato è stato anche provato il più classico 4-4-2 con le punte Vinicius (molto in evidenza) e Roberto Insigne.
«In attacco siamo a posto così» ha detto Ancelotti, ed è una mezza verità. Nel senso che numericamente è cosi, ma se l’ipotesi Suso (sempre viva sul mercato) dovesse diventare più concreta, sarebbe un ingresso che al tecnico piacerebbe molto. Le manovre di mercato sono molto attive nel ritiro Trentino. Il ds Giuntoli e il tecnico sono in assoluta sintonia sulle trattative in corso. La priorità è il terzino destro, che magari possa giocare anche a sinistra (Ghoulam è arrivato ieri sera a Dimaro e i tempi del suo pieno recupero vanno monitorati). La nuova idea si chiama Danilo D’Ambrosio, napoletano che gioca nell’Inter. Ieri il suo procuratore, Vincenzo Pisacane, era a Dimaro ed ha guardato l’allenamento a bordocampo. Seduta terminata poco prima del consueto temporale pomeridiano con un esercizio assolutamente inedito. I giocatori a piedi nudi sulla sabbia, strisciando con le piante per testare la sensibilità.