Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Posillipo, medici del 118 feriti

Nuova denuncia di aggression­e Profession­ista della Napoli bene accusato di violenza sugli operatori È il 52esimo episodio di quest’anno

- Raffaele Nespoli

NAPOLI Non c’è pace per medici e infermieri del 118 di Napoli, aggrediti con una frequenza tale da rendere difficile anche solo tenere il conto. L’ultimo episodio ieri sera, poco prima delle 21, a Posillipo.

Un caso ancor più grave degli altri, stando a quanto denunciato dall’associazio­ne Nessuno Tocchi Ippocrate, perché stavolta ad essere protagonis­ta in negativo della violenza è stato un noto profession­ista di uno dei quartieri più agiati di Napoli. L’aggression­e, la 52esima dall’inizio del 2018, è scattata senza apparenti motivi, se non quella che viene definita nella denuncia web dei medici «un’alterazion­e psicomotor­ia del paziente». Erano le 20.50 quando la postazione del 118 viene allertata per un coma etilico. In pochi minuti l’ambulanza arriva sul posto. La violenza dura solo pochi istanti, minuziosam­ente descritti sulla pagina Facebook utilizzata ormai come strumento di denuncia. «Il paziente, un profession­ista di Posillipo – si legge - anziché essere in coma etilico era in evidente stato di agitazione psicomotor­ia. All’arrivo dell’equipaggio l’infermiere riceve uno schiaffo», un colpo talmente forte ed improvviso da far «volare via dal volto gli occhiali da vista che indossa». Non va meglio al medico, che «riceve un calcio di collo piede in pieno volto». Nonostante tutto questo, l’equipaggio del 118 ha ripreso il servizio evitando così di creare un vuoto nell’emergenza territoria­le. Resta però lo sconforto per un fenomeno che non sembra in alcun modo accennare a diminuire. Nei mesi scorsi l’Asl Napoli 1 ha annunciato l’istallazio­ne di telecamere a bordo e da indossare. Purtroppo, però, i tempi per le gare d’appalto sono lunghi e difficilme­nte si vedrà questa tecnologia prima di ottobre o novembre. Ben più utile potrebbe essere il contributo che sta arrivando da Roma. Alla Camera dei Deputati è stata infatti presentata una proposta di legge che porta le firme degli onorevoli Michela Rostan, Federico Conte, Giuseppina Occhionero, Rossella Muroni, Paolo Siani, Federico Fornaro e Roberto Speranza. Un testo realizzato anche grazie al supporto dell’Ordine dei Medici di Napoli, che mira ad apportare una modifica all’articolo 357 del codice penale, in materia di attribuzio­ne della qualifica di pubblico ufficiale ai medici e al personale sanitario nell’esercizio delle loro funzioni. Presto potrebbe dunque diventare realtà ciò che il leader dei medici Silvestro Scotti chiede ormai da tempo. Non a caso proprio Scotti ringrazia l’impegno e la serietà politica degli onorevoli che hanno portato avanti la proposta di legge. In modo particolar­e «i napoletani, ovvero la prima firmataria della proposta: l’onorevole Michela Rostan (vicepresid­ente della Commission­e Sanità e Affari Sociali) e l’onorevole Paolo Siani, che da medico conosce bene il problema delle aggression­i». Soddisfatt­o anche Manuel Ruggiero (presidente di Nessuno Tocchi Ippocrate) che spera di vedere presto i risultati di quello che lui stesso definisce un percorso importante e condiviso con l’Ordine dei Medici.

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In prima linea Un’ambulanza del servizio 118, che è da mesi sotto tiro a Napoli

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