Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Un campo per non vedenti in stile scout

- Antonella Cannavale Presidente dell’Unione italiana Ciechi e Ipovedenti sez. Territoria­le di Caserta

Caro direttore, sono onorata di poter leggere su un quotidiano, così importante, qual è il Corriere del Mezzogiorn­o, un articolo di Flavio Pagano («Il primo campo scout per non vedenti in Europa») pubblicato venerdì scorso. Malgrado ciò, mi è doveroso farle alcune osservazio­ni che riguardano la paternità del progetto e della sua realizzazi­one. Il progetto “autonomia e cooperazio­ne 2018, Caserta” è organizzat­o e realizzato dall’Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitaz­ione (Irifor), sezione provincial­e Caserta, con il partenaria­to della sede territoria­le casertana della Uici, dei quali mi onoro di essere presidente. Detto progetto è stato finanziato per il 50% dalla sede centrale Irifor e per il restante dalla sede provincial­e. L’amministra­zione di Monteverde è una, anzi forse posso dire che è l’unica realtà d’Italia che ha attuato un processo di accessibil­ità urbana e di servizi alla persona a 360° ed in occasione del nostro campo estivo, oltre ad aver concesso il patrocinio, ha continuato a dimostrare grande senso di civiltà, dandoci tutto il supporto logistico, per noi importante e prezioso, affinché potessimo portare avanti il nostro programma di attività; quest’ultimo in stile scout, in quanto dall’articolo il lettore può essere facilmente portato a pensare che il nostro campo sia un campo scout, cosa che non è. Mi permetto di approfondi­re la questione con qualche informazio­ne maggiore: il progetto è indirizzat­o a dieci ragazzi tra ciechi ed ipovedenti di età tra i 20 e 35; il periodo di realizzazi­one ha previsto l’inizio il 13 scorso e la conclusion­e oggi con le famiglie dei ragazzi e la santa messa; gli operatori sul campo sono capi scout, di cui il coordinato­re è il Angelo Di Maio, tra l’altro anch’egli non vedente; operatori volontari e scout, impegnati per tutto il periodo nel supportare lo staff durante le attività di campo; il programma di attività è basato su un modello educativo e riabilitat­ivo, utilizzand­o lo stile scout e “solo” lo stile, con l’obiettivo di raggiunger­e le seguenti finalità: mirare a massimizza­re l’indipenden­za funzionale attraverso la stabilizza­zione della funzione, la rivisitazi­one della disabilità e la prevenzion­e di complicanz­e secondarie; avviare un processo di cambiament­o attivo attraverso il quale i ragazzi acquisiran­no e useranno le conoscenze e le abilità necessarie per rendere ottimali le proprie funzioni fisiche, psicologic­he e sociali. Quanto fin qui riportato non vuole assolutame­nte mettere in dubbio la fonte di verità dell’articolo, bensì la sua forma che lascia al lettore la possibilit­à di interpreta­re i fatti diversamen­te da quelli che sono realmente. Lei comprender­à appieno le motivazion­i che mi hanno indotta a precisare quanto possa essere di interesse comune, soprattutt­o nei confronti dei lettori del vostro importante e prestigios­o quotidiano.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy