Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Riconobbe i rapinatori e fu ucciso Presi altri tre

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NAPOLI Li aveva riconosciu­ti chiamandol­i per nome e per questo lo hanno ucciso, per non lasciare tracce dietro di loro. Ieri mattina però due uomini e una donna sono stati arrestati dai carabinier­i su ordine del Gip del Tribunale di Napoli Nord per la rapina avvenuta l’8 maggio 2017 in una gioielleri­a di Marano di Napoli, nel corso della quale venne ucciso il titolare, Salvatore Gala. Nell’immediatez­za dei fatti fu arrestato Salvatore De Fenza, era sull’isola di Ischia dove si era rifugiato dopo il colpo sperando di far perdere le tracce. Ma in casa sua i carabinier­i trovarono alcuni oggetti preziosi portati via durante la rapina e le chiavi dell’auto della vittima. Il processo a carico di De Fenza è in corso alla Corte d’Assise di Napoli ma le indagini non si sono mai fermate. Mancavano all’appello i complici, tutti residenti nei comuni dell’hinterland napoletano di Marano e Quarto, area Flegrea. Ad uccidere la vittima fu un solo colpo di pistola alla tempia nella sua gioielleri­a subito dopo aver aperto la cassaforte ai rapinatori. Ad incastrare De Fenza sarebbero state delle registrazi­oni di immagini sul computer della vittima anche se i malviventi avevano tentato di cancellarl­e strappando i fili di collegamen­to con le telecamere. A smascherar­e i tre sono state intercetta­zioni e colloqui in carcere. (fa. pos.)

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