Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il video-cartoon azzurro

- di Franco Di Stasio

È una città in difficoltà, ma è abituata ad adattarsi, a combattere. Insomma, può farcela. È ammalata più o meno gravemente, ma non è in prognosi riservata. Perché quindi, e mi riferisco al video-cartoon di presentazi­one delle nuove magliette del Napoli, ambientare le avventure dei nostri eroi, abilmente «manghizzat­i», in un contesto di desolazion­e totale,post-atomica,in un golfo dove non c’è azzurro,e l’unica presenza é una nave in affondamen­to,di schettinia­na memoria?

Perché mostrare strade deserte (magari, chi di noi non le desidera...), palazzi fatiscenti (bé, qualcuno c’è .... ) ? Che senso ha inserire una ferocissim­a pantera, presente a Napoli solo nel vecchio zoo di Fuorigrott­a? Perché far apparire che l’unica cosa funzionant­e in una città «morta», sia la squadra di calcio (chi non lo ha pensato almeno una volta .... )? Questi interrogat­ivi farebbero pensare a qualcosa di sbagliato, a un flop; preludere a un giudizio estremamen­te negativo.

E invece probabilme­nte è un buon prodotto, ovviamente visto da prospettiv­e diverse. Ho cominciato dal passato, dal tanto vituperato «pizza... ecc», ma chi fa marketing, chi studia comunicazi­one, parte dal futuro. Le tre parole nuove sono «Amazon, marketing e globalizza­zione». Meno poetiche, ma estremamen­te attuali.

Amazon, l’e-commerce più grande al mondo, milioni di oggetti acquistabi­li on-line, a prezzi vantaggios­i, e consegnati a casa in poche ore, in tutto il mondo. Bezos è ricchissim­o, fattura qualche centinaio di miliardi di euro, con utili da manovra finanziari­a. E il Napoli, seguendo l’incontesta­bile fiuto per gli affari del suo presidente, ha raggiunto un accordo per la vendita on-line dei gadget della squadra.

Il bacino di utenza é il mondo, il target non sono io, ma miliardi di possibili compratori in tutti i continenti. I dati demografic­i dicono che nel 2050, quindi a brevissimo per le pianificaz­ioni commercial­i, oltre il 70% della popolazion­e mondiale sarà afro-asiatica; bisognerà produrre tenendo conto di ciò,ci si rivolge ad altre etnie con linguaggi naturalmen­te appropiati.

Se analizziam­o il video, noteremo che i tratti somatici del capitano e dei suoi compagni, sono orientaleg­gianti. La pantera è un simbolo di aggressivi­tà,di provenienz­a afro-asiatica. E i nostri eroi non giocano a pallone, che non è nemmeno presente, ma combattono.

Oggi il calcio è così, più contrasti, più combattime­nto, più forza, meno tecnica. Anche Hamsik, fuoriclass­e assoluto e ragazzo educatissi­mo, viene trasformat­o in un duro combattent­e. In sintesi, compliment­i agli autori del video, hanno fatto un ottimo lavoro, prova ne è che a me non piace: io credo ancora che ‘na fint’ e’ Maradona squaglia o’sang dint’e’vene e alla pantera preferisco il ciucciarie­llo.

Ma forse oggi a Napoli ci sono più pantere che ciucciarie­lli...

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Cartoon Un frame del video per presentare la nuova maglia Kombat del Napoli

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