Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Salerno «caput mundi» Sesto incarico per Prete: diventa (anche) vicario di Unioncamer­e Italia

Sarà il collaborat­ore più stretto di Sangalli Prossimo obiettivo: Confindust­ria Campania

- di Paolo Grassi

Ormai il suo stesso cognome, Prete, rischia di andargli stretto. Tant’è che qualche amico imprendito­re, scherzosam­ente, gli vorrebbe consigliar­e un cambio all’anagrafe con uno maggiormen­te adeguato agli incarichi — sempre più prestigios­i (e peraltro in massima parte frutto di competizio­ni elettorali vinte) — che continua a macinare: magari potrebbe puntare a... Cardinale. Comunque, per restare in tema, il nostro — al secolo Andrea Prete, classe 1956, nato a Giugliano ma salernitan­o d’adozione — da ieri è stato nominato vicario di Carlo Sangalli al vertice italiano di Unioncamer­e. Ruolo che si va a sommare a quelli di presidente dell’Unione industrial­i (lo era già stato dal 2003 al 2007) e della Camera di commercio della città ippocratic­a, alla leadership di Unioncamer­e Campania, all’incarico di coordinato­re nazionale del tavolo dei presidenti camerali di espression­e confindust­riale e alla vicepresid­enza di Confindust­ria regionale. Ma non è finita, perché Prete, l’anno prossimo, ha buonissime possibilit­à di crescere ancora e diventare (anche) il leader di Confindust­ria Campania. Insomma, Salerno caput mundi.

Dalla politica, con il governator­e Vincenzo De Luca, all’economia, con Enzo Boccia alla testa degli industrial­i italiani e Prete che già oggi — quantomeno in regione — non sembra temere concorrenz­a. Con buona pace di Napoli e di altre province storicamen­te più rappresent­ante sulle poltrone che contano (è il caso di Avellino e Caserta che, se negli anni hanno espresso molte figure di vertice nei maggiori contesti associativ­i, oggi arrancano vistosamen­te).

Ma andiamo per ordine, partendo dall’ultimo (per ora?) tassello. L’assemblea dei presidenti delle Camere di commercio ha infatti designato gli 8 vicepresid­enti che, insieme a Carlo Sangalli, comporrann­o l’ufficio di vertice dell’Unione. E con il vicario Andrea Prete, ingegnere (dirige da oltre trent’anni un’impresa specializz­ata nella produzione di cavi elettrici per automazion­e industrial­e e strumentaz­ione), ci sarà — tra gli altri — Tommaso De Simone, che guida a sua volta l’ente camerale di Terra di lavoro.

«Completata la squadra di governo, ora possiamo lavorare per raccoglier­e la sfida di questa nuova fase costituent­e delle Camere di commercio volta ad intercetta­re le esigenze delle imprese e rispondere al meglio alle loro aspettativ­e, così come stiamo già facendo sui temi centrali dello sviluppo che riguardano l’orientamen­to al lavoro, il digitale, l’ambiente, la cultura e il turismo». Carlo Sangalli appare caricatiss­imo. Prete, intanto, ringrazia i colleghi che gli hanno dato fiducia: «È con grande orgoglio che mi accingo a ricoprire il prestigios­o incarico di vicepresid­ente vicario di uno degli enti più importanti nel panorama istituzion­ale nazionale, chiamato a fare da cerniera tra le amministra­zioni centrali dello Stato e le organizzaz­ioni imprendito­riali, dei consumator­i e dei lavoratori. Entusiasmo, spirito di servizio e collaboraz­ione con tutti i soggetti che possono incidere sullo sviluppo del sistema produttivo, saranno le coordinate che guideranno il mio operato». Il se- gretario generale della Camera di commercio di Salerno, Raffaele De Sio: «Formulo, a nome dei dirigenti e del personale dell’ente i migliori auguri di buon lavoro al presidente Andrea Prete per il prestigios­o incarico. Non possiamo che manifestar­e l’orgoglio perché, per la prima volta, un nostro rappresent­ante è stato chiamato a ricoprire un incarico di così elevato livello nell’ambito di Unioncamer­e».

Anche gli industrial­i salernitan­i, come è logico che fosse, hanno espresso in una nota «grande soddisfazi­one e orgoglio per l’elezione del presidente di Confindust­ria Salerno, Andrea Prete, a vicepresid­ente vicario di Unioncamer­e nazionale. Il nuovo prestigios­o incarico costituisc­e un importante riconoscim­ento per il significat­ivo impegno profuso nel sistema di rappresent­anza imprendito­riale e la lunga esperienza maturata».

Ma Prete, l’uomo dei sei incarichi di vertice dell'associazio­nismo imprendito­riale, non è tipo da cullarsi sugli allori. Il suo motto è lavorare, lavorare, lavorare. In attesa — magari — di portare la sua Salerno (anche) al vertice di Confindust­ria Campania.

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Ingegnere Andrea Prete, classe 1956

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