Al nuovo Napoli non è stato concesso il giusto tempo

Nelle prime dieci giornate di campionato il Napoli affronta sette squadre che si sono posizionate dal lato sinistro della classifica. E il 30 settembre, pronti via, andrà a Torino contro la Juventus: sarà la settimana della Champions. Aurelio De Laurentiis non cede all’istinto del dissenso spinto e si limita a dire: «Avvio oggettivamente difficile, piatto ricco mi ci ficco». Sa però anche lui che il calendario non è favorevole al suo club. Ancelotti a Napoli è la risposta a Cristiano Ronaldo, ma paradossalmente proprio il cambio della guida tecnica, può rendere la strada più in salita.

Le prime quattro del campionato hanno sì cambiato, ma sono collaudate al gioco dello scorso anno. Il nuovo Napoli dovrà costruire rapidamente la sua identità, non certo negli uomini (l’ossatura della squadra resta la stessa) ma negli schemi. Non potrà esserci la cosiddetta fase di rodaggio, gli azzurri dovranno presentarsi ai nastri di partenza avendo imparato alla perfezione la lezione di Carletto, che propone un calcio molto diverso da quello di Sarri. A Roma contro la Lazio sotto il solleone di agosto, poi al San Paolo (si spera rinnovato e dunque pronto) arriva il Milan di Gattuso. Sfida dal sapore romantico per Ancelotti ma anche per l’ex Reina. Tutte le grandi in trasferta nel girone di andata, quando c’è da mettere fieno in cascina: situazione opposta a quella dello scorso anno, ma il Napoli può trarre il vantaggio di giocarle in casa nel momento clou del campionato. De Laurentiis è stato moderato e ottimista. «I criteri sono stati rispettati solo in parte», ha aggiunto.

La prima giornata di Champions capiterà tra le sfide con Fiorentina e Torino, la seconda dopo la Juve e la terza prima della Roma. Natale a San Siro contro l’Inter. Chi ben comincia è a metà dell’opera, ma il punto è proprio questo: al Napoli non viene concesso tempo, neanche quello del mercato, e qui necessita una un’accelerata.