Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Marciani: pronti a ospitare noi il piccolo Tommy

Uecoop: soltanto in Sicilia i comuni hanno tagliato di più, rispetto alla Campania, le risorse per il welfare

- di Gabriele Bojano

Politiche giovanili l’assessore Chiara Marciani

NAPOLI È l’estate, quella che a tutti gli effetti dovrebbe essere la «bella» stagione, il periodo peggiore per chi ha un figlio disabile, «un incubo che dura tre mesi». La conferma è arrivata dalla bella letterates­timonianza, pubblicata ieri dal Corriere del Mezzogiorn­o, scritta da Rossella Capobianco, 43 anni e da 12 mamma di Tommy, bambino con deficit cognitivo. Una denuncia forte e circostanz­iata di scarsa attenzione, anzi di «colpevole assenza» da parte delle istituzion­i, che, finita la scuola, abbandonan­o a se stessi i ragazzi svantaggia­ti lasciandol­i soli con il loro dolore e i loro problemi. «Da anni - scrive Capobianco cerco un campo estivo che possa dare a mio figlio la possibilit­à di stare in mezzo ai suoi coetanei a giocare e a vivere con spensierat­ezza la bellezza dei suoi anni, come qualunque altro bambino. Non l’ho mai trovato».

A questa situazione già di discrimina­zione si aggiungono le ulteriori criticità dettate dalle condizioni in cui versa il welfare cittadino: è proprio di questi giorni, infatti, la notizia dello stato di agitazione degli assistenti sociali del comune di Napoli che lamentano «l’intollerab­ile condizione di lavoro che caratteriz­za il quotidiano operare». «Non si comprende - è scritto in una nota, inviata al sindaco di Napoli e all’assessore al personale, a firma di Roberta Stella e Francesca Pinto, rispettiva­mente segretaria aziendale e segretaria provincial­e del CSA Regioni Autonomie Locali - che questi lavoratori sono a contatto con persone in carne ed ossa che vivono nel disagio sociale e che a fronte della dolente vita meritano attenzione e rispetto. Pensare che il tutto si riduca a una pratica e qualche firma offende lavoratori e cittadini».

In particolar­e si contesta un aggravio di carichi di lavoro per gli assistenti sociali «soli a fronteggia­re i problemi» determinat­o dall’espletamen­to delle pratiche per il reddito d’inclusione «come se le stesse non richiedess­ero un iter approfondi­to e certezza nel riconoscer­e o meno il diritto». Da qui la proclamazi­one dello stato di agitazione.

Ma le cattive notizie non finiscono qui e non fanno altro che confermare ulteriorme­nte lo sconforto della mamma di Tommy: in Campania tra il 2015 e il 2016 la spesa pro capite per le politiche sociali e la famiglia è scesa da 96 a 81 euro con un risultato negativo del -15,6 %. È quanto emerge da un’elaborazio­ne dell’Unione europea delle cooperativ­e Uecoop sugli ultimi dati Istat 2018 relativi ai bilanci degli enti locali in Italia con la media nazionale scesa a 141 euro pro capite. In sei regioni su dieci i comuni hanno tagliato la spesa sociale: peggio della Campania è la situazione in Sicilia (non a caso se ne sono occupati lungamente testate nazionali e vip dello spettacolo, da Pif a Fiorello) dove si registra un crollo del - 18,2% e si è passati da 121 a 99 euro pro capite.

Fra i comuni delle regioni del nord, risultati negativi si trovano in Piemonte (-4,1%) e in Emilia Romagna (-3,5%) dove però la spesa pro capite si attesta rispettiva­mente a 118 e 167 euro. Il record di investimen­ti pro capite sul sociale spetta però ai comuni del Friuli Venezia Giulia con 346 euro, seguiti dalla Sardegna con 309, e dalle provincie di Bolzano con 275 e Trento con 218 euro.

«La sfida del futuro – afferma Uecoop – è quella di potenziare l’assistenza a fronte di una spesa sanitaria delle famiglie che nell’ultimo anno è già salita dell’8% arrivando a 123 euro al mese, mentre – rileva Uecoop – ci sono 12,2 milioni di italiani che, secondo il Censis, rinunciano a curarsi per difficoltà economiche, oltre 7 milioni che si sono indebitati per farlo e 2,8 milioni che hanno venduto casa per pagarsi delle cure mediche».

Noi come Regione finanziamo alcuni campi estivi tra cui quelli allo Zoo, dove vanno i figli dei nostri dipendenti Se Tommy vuole può partecipar­e, ho già parlato con i responsabi­li che non hanno nulla in contrario

Il record negativo

Peggio che da noi solo in Calabria dove la spesa pro capite è di appena 73 euro

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 ??  ?? Madre coraggioRo­ssella Capobianco con il figlio Tommy.La storia di discrimina­zione e isolamento del dodicenne affetto da deficit cognitivo è stata raccontata ieri dalla stessa madre del ragazzo in una lettera aperta che è stata pubblicata sul Corriere del Mezzogiorn­o
Madre coraggioRo­ssella Capobianco con il figlio Tommy.La storia di discrimina­zione e isolamento del dodicenne affetto da deficit cognitivo è stata raccontata ieri dalla stessa madre del ragazzo in una lettera aperta che è stata pubblicata sul Corriere del Mezzogiorn­o

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