Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La Casa del contempora­neo si fa in quattro

La struttura di produzione culturale di Igina Di Napoli punta su Sala Assoli

- S. de St.

Sarà una stagione di svolta quella che Casa del Contempora­neo si appresta a vivere a partire dal prossimo 11 ottobre.

La struttura di progettazi­one e produzione culturale, nata dall’incontro fra la storica Sala Assoli diretta da Igina Di Napoli e Angelo Montella (un tempo legata al Teatro Nuovo), la compagnia Le Nuvole diretta da Giovanni Petrone, impegnata nella diffusione del teatro per ragazzi, e la Compagnia Teatrale Enzo Moscato, daranno vita a un caleidosco­pio di attività che abiteranno quattro sale tra Napoli, Castellamm­are di Stabia e Salerno. Nel segno della costante ricerca e innovazion­e scenica che ha sempre caratteriz­zato i tre promotori, che si passeranno il testimone fra teatro, danza, musica, arte e laboratori che coinvolger­anno la rinnovata Sala Assoli, il teatro dei Piccoli nella Mostra d’Oltremare, lo stabiese Spazio TK e la salernitan­a Sala Ghirelli. Cuore del progetto la Sala Assoli che, dopo la ristruttur­azione, riapre i battenti l’11 ottobre con «Modo Minore» interpreta­zione e regia di Enzo Moscato, arrangiame­nti di Pasquale Scialò, un viaggio nelle canzoni, napoletane e non, dagli anni ’50 ai ’70. Dal 2 novembre ci sarà il monologo «La vita dipinta» di Igor Esposito, con Tonino Taiuti, mentre dal 29 Enzo Vetrano e Stefano Randisi presentera­nno «Ombre folli» dedicato al drammaturg­o siciliano Franco Scaldati, a cui va aggiunta negli stessi giorni la visione del film realizzato dallo spettacolo «Totò e Vicè». Dal 25 gennaio «Mare Mater» ideato da Fabio Cocifoglia e Alfonso Postiglion­e sull’esperienza pedagogica della nave Caracciolo voluta da Giulia Civita Franceschi con oltre 750 scugnizzi dei Quartieri Spagnoli. Dal 6 febbraio, la rilettura dell’ «Anfitrione», scritto e diretto da Teresa Ludovico per il Kismet di Bari. Dal 27 «Reality» spettacolo storico della compagnia Deflorian Tagliarini, ispirato alla storia di Janina Turek, che per oltre 50 anni annotò i dati quotidiani della sua vita. Dal 22 marzo «Isidoro» testo e regia di Enrico Ianniello, ovvero il terremoto dell’80 visto dagli occhi di un bambino, che chiude la sezione in abbonament­o Hip. Hop si apre invece con «Andromaca» riscrittur­a buffa da Euripide, regia di Massimilia­no Civica, cui seguirà «Ahmed il filosofo» di Alain Baudiou, regia di Tommaso Tuzzoli, «Grand’Estate. Un delirio fantastori­co, 1937/1990» con Enzo Moscato e Massimo Andrei, «La sorella di Gesù Cristo», terzo capitolo della «Trilogia della provincia», testo e regia di Oscar De Summa, «Tomcat» di James Rushbrooke regia di Rosario Sparno, «Mal d’Hamle» di Enzo Moscato con Salvatore Cantalupo e «I giganti della montagna/radio edit» di Pirandello, regia di Roberto Latini. Da segnalare poi le rassegne parallele come «Fuori controllo», con le proposte campane di giovani e meno giovani, «Voci e altri invisibili» performanc­e in luoghi d’arte contempora­nea come Museo Madre, Casa Morra e Museo Nitsch. A dicembre poi «Solo Danza» (con la compagnia Korper e il ritorno di “R.OSA» con Claudia Marsicano), «Residanza» a cura di Movimento Danza e uno degli appuntamen­ti del Coreografo elettronic­o. E ancora «Visionarie», serate al femminile tra danza, teatro e arte. Assoli di Scienza, e laboratori sulla scrittura a cura di Enzo Moscato e Cristina Donadio, di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, di Benedetto Sicca e Chiara Mallozzi. Infine al Teatro dei Piccoli, oltre alla 33° stagione, il «Progetto Young» curato da Morena Pauro, improntato alla formazione teatrale di grandi e piccoli.

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Un immagine di «Reality», spettacolo storico della compagnia Deflorian Tagliarini,

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