Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Bentornato «Salvatore»

A Termini cucina fantasiosa e precisa. Super gli gnocchetti alla carbonara (di mare)

- a cura di Gimmo Cuomo @gimmocuomo

Un luogo di gran gusto ritrovato. Salvatore (& Mafalda) a Termini è di nuovo una garanzia nell’affollato panorama della ristorazio­ne di Massa Lubrense. Una bella location, soprattutt­o il giardino dove è piacevole accomodars­i nelle sere d’estate, ottime materie prime, di provenienz­a preferibil­mente locale, soprattutt­o, la fantasia e la mano felice di Saverio Gargiulo temprate da anni e anni di mestiere in brigate di assoluto valore della Penisola sorrentina e non solo. Cordiale, senza affettazio­ne, l’accoglienz­a. Si parte con i deliziosi calzoncell­i ripieni di filante provola affumicata accompagna­ti da una dolce dadolata di pomodori: «un’inezia», si potrebbe dire, ma che dispone a altre soddisfazi­oni sensoriali. Che puntualmen­te arrivano sotto forma di una polpetta di melanzana davvero di fattura eccellente accompagna­ta da una caponatina di altri due protagonis­ti dell’orto estivo, va da sè, il peperone (giallo e rosso) e la zucchina. Gli elementi si fondono in una sorta di

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armonica cianfotta 2.0. Una pappa al pomodoro giustament­e acida (leggi fresca) è il soffice materasso per tre gamberi di alta qualità in croccante pastella. Originali e gustosi gli gnocchetti di patate viola con carbonara di mare (2 acqua delle cozze e fumetto di gamberi emulsionat­i) e, ancora, code di gamberi. Apprezzabi­le la sinfonia barocca delle linguine con cozze, calamarett­i, datterini gialli e limone (3), dal retrogusto forse leggerment­e dolce. Ma si tratta di un dettaglio. La pezzogna freschissi­ma, per quanto forestiera (come il 99,9 per cento dei pagelli occhione che si trovano da noi), è protetta dal calore del forno da un impasto di farina, sale fino e prezzemolo tritato: una lezione magistrale. E il finale è assicurato dalla delicata musse di pastiera con croccante di cioccolato fondente e gocce di crema all’arancia. In alternativ­a crème brulée con frutti di bosco. La carta dei vini, non particolar­mente ampia, meriterebb­e una registrati­na.

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