Corriere del Mezzogiorno (Campania)
De Luca: «La crisi dei rifiuti è soltanto colpa di Napoli» Ma l’opposizione lo attacca
È l’intestino che torna ad invaginarsi la metafora più efficace per descrivere quanto sta avvenendo sul fronte dei rifiuti: con la spazzatura che non viene smaltita e invade gli Stir, gli impianti di tritovagliatura. In particolare la Frazione umida tritovagliata e stabilizzata (Futs) e la Frazione secca tritovagliata (Fst). «Le società provinciali, oppresse da debiti — denuncia il centrodestra in un documento congiunto — non risultano più affidabili nei pagamenti e pertanto gli operatori (trasportatori e smaltitori) disertano le gare». Nel dossier l’opposizione attacca: «Dopo 10 anni la nostra Regione, grazie all’attuale presidente pro-tempore, riprende a produrre balle di rifiuti. Ormai siamo dentro una emergenza ambientale e finanziaria». È ciò che ripetono i 5 stelle: «Da Bassolino a De Luca, aumentano le discariche».
Il voto blindato dalla fiducia sul collegato alla Legge Finanziaria in consiglio regionale finisce per tosare gli oltre cento emendamenti presentati, ma non a contrarre il dibattito in aula che, a dire il vero, registra picchi polemici elevati. Il presidente della giunta, Vincenzo De Luca, evoca la linea GrilloCasaleggio: «Ci siamo adeguati — dice sarcastico — al loro pensiero, all’uso superfluo delle assemblee elettive. Io penso che la democrazia è fatta di decisioni, non di perche dita di tempo». Il capogruppo regionale di Forza Italia, Armando Cesaro, vedendosi respinto l’emendamento per finanziare i lavori di messa in sicurezza delle cavità («causa dei crolli di alcuni fabbricati») nella sua Sant’Antimo, dichiara di votare a favore del maxi emendamento, quindi in dissenso da Forza Italia: «Perché, purtroppo per i cittadini, questa giunta deve andare avanti così — spiega — in quanto tra due anni, di questo passo, noi vinceremo le elezioni con il 60-70% senza fare campagna elettorale». È la formula dell’autodispetto inaugurata da Lorena Bobbit che di tanto in tanto prende la mano anche alla politica. Il leader della opposizione, Stefano Caldoro, fa le pulci al maxi emendamento. Indica il ritorno di quello chiama «il fondino Bassolino» (3,8 milioni di euro a disposizione della presidenza della giunta) e la disattenzione sui capitoli sensibili del disagio sociale e dello sport. Quindi, la ricapitalizzazione della nuova holding regionale dell’Ambiente «che perde già 7 milioni di euro, a tre anni dalla costituzione, ed ora occorre rianimarla con nuovi fondi perché nel frattempo si è tenuto inattivo il personale».
Il governatore, Vincenzo De Luca, attacca a testa bassa. Sui rifiuti se la prende con i 5 stelle: «L’emergenza ambientale è esclusivamente di Napoli — incalza —. Se in città avessimo la differenziata almeno al 50 per cento oggi saremmo oltre gli obiettivi del piano regionale. Ma noto che i 5 stelle mostrano molto pudore su Napoli, si chiudono in una sorta di autocensura. Una volta completati i 15 impianti di compostaggio, risolveremo il problema rifiuti in Campania». Il governatore reagisce puntuto anche nei confronti di Caldoro e Cesaro. Parla del primo come del solito «maestrino d’asilo che ci fa la lezioncina, quando poi la passata esperienza amministrativa è stata il nulla assoluto. E comunque — sottolinea — il polo per l’Ambiente non è un carrozzone: io non ho fatto una sola assunzione. Non ho clientela. Così per il fondo della presidenza: ho chiesto un po’ di liquidità poiché se il direttore di Capodimonte mi chiede 500 mila euro per organizzare la mostra di Santiago Calatrava, io possa rispondere sì o no». Ed a Cesaro si rivolge, invece, paternalistico «perché con il voto a favore del maxi emendamento fai la prima cosa buona e noi siamo sempre pronti ad accogliere le pecorelle smarrite». Per poi affondare: «Se i fondi per le cave di Sant’Antimo sono utili alla comunità, non c’è distinzione politica che tenga. Ci saranno». Alla fine il maxi emendamento (tra cui lo sblocco dei mutui per i Comuni per 120 milioni)e la modifica alla legge sui rifiuti (tra cui l’emendamento di Graziano, del Pd, per la videosorveglianza 24 h dei siti di stoccaggio) passano, senza problemi.