Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Insultato il corteo antirazzista
Migranti in strada dopo il ferimento di un senegalese. Dai balconi: tornate a casa
Lui azzarda l’ipotesi del l’agguato razzista: «Non ho mai fatto casini». La polizia però al momento non si sbilancia. Cissè Elhadji Diebel, 22 anni, ambulante senegalese, è stato ferito a una gamba l’altra notte al Vasto. Ieri pomeriggio un corteo di immigrati ha sfilato per le strade. Insulti dalla gente sui balconi.
Lui azzarda l’ipotesi del l’agguato razzista: «Non ho mai fatto casini». La polizia però al momento non si sbilancia e valuta tutte le piste: xenofobia, regolamento di conti con la criminalità, lite per motivi privati. Cissè Elhadji Diebel, 22 anni, ambulante senegalese, è stato ferito a una gamba l’altra notte in via Milano, nella zona del Vasto. Operato nell’ospedale Loreto Mare, non è grave. Ieri pomeriggio un corteo di alcune decine di persone ha sfilato per le strade del centro sotto la pioggia per manifestargli solidarietà e protestare contro il razzismo. Molta gente, tuttavia, dai balconi ha insultato i manifestanti con parole intrise di odio.
L’agguato al giovane senegalese, che sbarca il lunario facendo il venditore ambulante sulle spiagge italiane e per questo motivo è stato denunciato in passato per contraffazione e ricettazione, è avvenuto dopo le 22 di giovedì. Cissè era in compagnia di due connazionali quando gli si è avvicinato uno scooter. Uno dei due uomini che erano in sella ha mirato alle gambe e ha fatto fuoco, colpendolo. L’ambulante è stato soccorso da un’ambulanza.
Per fare quanto prima chiarezza sull’episodio, che ha suscitato apprensione in città, la polizia si è mobilitata: sono al lavoro squadra mobile, Digos e commissariato Vasto, guidati rispettivamente da Luigi Rinella, Francesco Licheri e Consiglia Liardo; a coordinare il loro lavoro il pm Raffaele Tufano. Si cercano immagini riprese dalle telecamere di sicurezza per avere informazioni più precise sullo scooter e i suoi occupanti. Nel frattempo tutte le piste vengono battute. Ai cronisti che lo hanno intervistato in ospedale, dopo che la polizia aveva provato a impedire loro l’accesso alla stanza, Cissè ha detto di non sapersi spiegare l’agguato se non con l’odio razziale. Ma gli investigatori frenano e passano al setaccio i suoi contatti e la sua attività. Poiché moltissimi ambulanti della zona del Vasto pagano il pizzo sulla merce alla criminalità organizzata, una delle ipotesi è che gli spari possano essere una ritorsione per un rifiuto, un ritardo o un altro motivo di questo tipo.
La comunità senegalese, ma anche altre comunità straniere e svariate associazioni italiane, sposano invece senza esitazioni la tesi dell’attentato di matrice xenofoba. Un corteo è stato organizzato ad horas ed è partito intorno alle 17.30 da piazza Garibaldi nonostante la pioggia; obiettivo, la Prefettura. I manifestanti avevano cartelli e scandivano slogan contro il razzismo; dai balconi, tuttavia, molte persone hanno rivolto loro frasi ostili o addirittura ingiurie: «Tornate a casa vostra», «Create solo problemi».
Non particolarmente amichevoli anche le frasi che sugli immigrati ha pronunciato il parroco di Santa Maria del Buon Consiglio al Vasto, don Vincenzo Balzano: «Una gran fetta di africani sono litigiosi, ce l’hanno nel Dna: questi per niente litigano tra di loro. Adesso tutto questo è diventato molto diffuso, soprattutto in questa zona della stazione centrale, perché è un andirivieni continuo: se ne vanno alcuni, vengono altri e succede sempre questo. Si ubriacano e fanno quello che fanno È vero che il Vangelo dice: ero straniero e mi avete accolto, ma dove li mettiamo?».
Il sindaco, Luigi de Magistris, invita al rispetto: «Napoli è una città che vuole costruire una comunità coesa, con diritti e doveri per tutti; per questo che stiamo molto lavorando con tutte le comunità migranti».