Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’Esercito negli ospedali divide pure la sinistra
NAPOLI Militari a presidio degli ospedali e contro le aggressioni ai medici campani? No, grazie. L’ipotesi del ministro della Salute, Giulia Grillo, allo studio del Governo, riportata ieri dal Corriere del Mezzogiorno, suscita reazioni contrastanti. «Qualcuno spieghi al ministro Grillo — hanno commentato i consiglieri regionali campani di Forza Italia, Armando Cesaro e Maria Grazia Di Scala — che le aggressioni si verificano perché mancano i medici che vanno difesi e tutelati con l’invio di forza lavoro, non militarizzando un luogo di cura o attivando misure intimidatorie nei confronti di chi disperatamente cerca assistenza». Ma Valeria Ciarambino dei 5 stelle ha replicato: «Peccato che i consiglieri Cesaro e Di Scala non si siano svegliati una consigliatura fa, quando i loro preziosi, purtroppo inutili, consigli sulla gestione della sanità regionale, avrebbero potuti dispensarli all’allora governatore Caldoro. Quel Caldoro — aggiunge — che, da mero contabile, ha anteposto le cifre di bilancio alla salute dei cittadini, chiudendo ospedali. Quanto ai presidii dei Pronto soccorso il ministro è stato chiaro, parlando di una soluzione momentanea. Nessuno, a partire dal Movimento 5 Stelle, vorrebbe la militarizzazione degli ospedali». Contrario ai militari dell’Esercito anche Francesco Moxedano, componente della commissione regionale sanità: «Le dichiarazioni del ministro della sanità Grillo lasciano a dir poco sconcertati. Questo pressapochismo non meraviglia neanche più. Da domani questo incapace governo invierà l’Esercito nelle scuole per difendere i professori dalle aggressioni di genitori e alunni? La sanità campana ha bisogno di uscire dal commissariamento, di assumere medici e infermieri». Ma in maggioranza la pensa diversamente il capogruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli: «Siamo pienamente d’accordo con il ministro Grillo — afferma — che ha ipotizzato l’invio dei militari per garantire la sicurezza negli ospedali. Chi sfascia gli ospedali, ruba le ambulanze e picchia medici e infermieri va trattato per quel che è, un violento che mette a rischio la vita del personale sanitario e degli altri pazienti».