Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Dall’M5S boccata d’ossigeno per de Magistris
Approvato in Senato un emendamento salva-Comuni in predissesto. Pd polemico
NAPOLI In consiglio comunale già lo chiamano «emendamento Auricchio». In verità è una semplificazione, visto che riguarda i trecento comuni italiani in predissesto. Effettivamente, però, l’emendamento al “Milleproroghe” voluto dal Movimento 5 Stelle è una vera boccata di ossigeno per l’amministrazione de Magistris sulla quale pendeva la spada di Damocle della Corte dei conti.
Cosa prevede l’emendamento 1.23 (comma 2 bis) a firma del senatore pentastellato Ugo Grassi? «Nell’anno 2018, qualora sia stato presentato o approvato alla data di entrata in vigore del presente decreto, un piano di riequilibrio finanziario pluriennale, la procedura di controllo si applica soltanto al nuovo piano definitivamente approvato, senza che rilevi il raggiungimento degli obiettivi intermedi fissati dal piano originario. Le norme vigenti che si pongono in contrasto con quanto disposto al comma precedente sono abrogate». Tradotto vuol dire che non ci saranno più i controlli intermedi da parte della Corte dei Conti, ma solo la valutazione finale. «Questo perché — spiega il senatore Grassi — nel frattempo, con la legge di bilancio, sono state apportate modifiche alla normativa sul riequilibrio di bilancio in base alle quali i Comuni avevano modificato i piani. Dunque non è altro che una modifica necessaria». Insomma il giurista tiene a specificare che non si tratta di un favore a Luigi de Magistris.
Poi continua: «Ma è indubbio che evita il soffocamento, è una boccata di ossigeno». Ora, dopo il Senato, spetta alla Camera l’approvazione. Ma qualcuno a Napoli se ne è già accorto. Per esempio il capogruppo Pd Federico Arienzo: «Se si tratta di salvare Napoli sono felice, ovviamente. La mia preoccupazione è che si tratti solo di un artificio per chiudere il bilancio ed evitare il dissesto e non un’opportunità e una prospettiva. Cioé, che i 5 Stelle salvino le amministrazioni e non le città, a cominciare dalla giunta de Magistris che è in una situazione molto più complicata rispetto alle altre».