Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Nuovo teatro Annunziata Il cortile apre alla musica
Parte stasera con Lalla Esposito e Massimo Masiello, pièce fino al 15 Nino Daniele: «Ricordiamo il rito del fazzoletto, ma senza enfatizzarlo»
Un pezzo di storia della città diventa nuovo palcoscenico. Napoli apre al pubblico e alla musica quello che è stato in passato il luogo simbolo dell’accoglienza cittadina, la Real Casa Santa dell’Annunziata, l’antica istituzione rivolta alla cura dei bimbi abbandonati, per celebrare i 700 anni dalla sua fondazione. Per la prima volta una rassegna di spettacoli — dal titolo Nu’fazzoletto ‘e mare nell’ambito dell’Estate a Napoli — avrà luogo nel cortile monumentale del complesso di via Annunziata 34, nel quartiere Pendino nei pressi di Forcella, a pochi metri dalla Ruota degli Esposti, dove le madri in difficoltà abbandonavano le «creature» cui non potevano provvedere. Le bambine una volta cresciute partecipavano alla cerimonia del fazzoletto ovvero venivano radunate nel grande cortile della Casa per essere presentate ai vari pretendenti che, per voto fatto alla Madonna o anche solo per capriccio, avevano intenzione di sposarne una. Gli aspiranti mariti, dopo aver scelto una fanciulla tra le tante disposte su due file, gettavano un fazzoletto bianco alla prescelta che poteva decidere se accettare raccogliendolo o no. «Una cerimonia questa — ha spiegato l’assessore alla Cultura Nino Daniele durante la presentazione di ieri — che oggi naturalmente mostra tanti aspetti discutibili che certo non vogliamo enfatizzare. Noi non facciamo altro che raccontare questo rito ricordando ancora una volta come questa città da sempre è simbolo dell’accoglienza, luogo dove i bimbi abbandonati non venivano chiamati in maniera dispregiativa ‘figli di n.n.” dal latino nomen nescio ma ‘figli della Madonna’, ‘figli d’a Nunziata’ o ‘esposti’ (da cui derivano com’è noto i numerosissimi cognomi Esposito) e godevano di par- ticolari privilegi. La Ruota e l’intero complesso dell’Annunziata nato nel XIV secolo insieme con l’annessa chiesa che contiene i capolavori di Luigi Vanvitelli e Belisario Corenzio, non venne più utilizzata dal 22 giugno 1875, ma ancora per diversi anni i piccoli continuarono ad essere esposti, nottetempo, sui gradini della chiesa. La nuova rassegna varata dal Comune in questo luogo simbolo della città è un tentativo di presenza in un territorio complicato».
Gli spettacoli iniziano stasera con Lalla Esposito e Massimo Masiello protagonisti di «Sfogliatelle e altre storie d’amore» e continueranno fino al 15 agosto quando Mario Maglione proporrà il suo concerto di canzoni classiche napoletane «Era de maggio».
In cartellone domani Antonella Morea in «Donne in… canto», con Vittorio Cataldi al pianoforte: una serata tutta al femminile dove l’artista darà voce agli autori che ha interpretato nei suoi quarantatré anni di teatro.
Il 10 agosto è la volta de I Vico «Folk in Napoli» da un’idea di Luigi Rubiconti con ospite Emanuela De Vivo.
L’11 agosto Fiorenza Calogerò in «Il canto della sirena» accompagnata da Marcello Vitale (chitarra battente) e Giustina Gambardella (percussioni): musiche di Avitabile, D’Angiò, De Simone, Viviani. Il 12 agosto Patrizio Oliva racconterà in scena la sua storia tratta dalla sua autobiografia «Sparviero»: drammaturgia Fabio Rocco Oliva, regia di Alfonso Postiglione, con Rossella Pugliese.
Il 13 agosto Ciro Capano in «Suoni e sospiri di Napoli». Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21 e sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.