Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Skin fa la dj: tre festival di musica alternativa
Dall’indie al pop, ecco «Disorder», «Bella Storia!» e «Ariano Folk»
L’estate campana entra musicalmente nel vivo con i festival più attesi dalle nuove generazioni: «Bella Storia!», «Disorder» e «Ariano Folk». Tre eventi diversissimi tra loro, ma con un preciso denominatore comune: unire i nomi più caldi delle varie scene musicali alternative per soddisfare la crescente richiesta di una platea sempre più giovane, esigente e numerosa. Il primo in ordine squisitamente temporale, è il «Disorder», che si terrà da domani al 12 agosto presso l’Arena di Sant’Antonio nel centro storico di Eboli. Giunto alla sua ottava edizione, il festival quest’anno avrà come filo conduttore lo scorrere del tempo, con la celebre fase dell’astrofisico britannico Stephen Hawking a fare da Cicerone: «Ogni singolo individuo ha una propria personale misura del tempo, che dipende da dove si trova e da come si sta muovendo». Un concept che alimenterà anche due contest illustrativi e sonori, con un occhio di riguardo a producer, dj e sound designer che potranno esibirsi liberamente. Mentre nomi del calibro di Francesco De Leo, Julie’s Haircut, Massimo Zamboni, Uzeda e Father Murphy arricchiranno una line up zeppa di giovanissimi talenti.
Ancora più ricco, è il cartellone del «Bella Storia!/Social Music Festival», che si svolgerà dal 10 al 12 agosto presso l’Area Fieristica di Venticano, tra l’Irpinia e il Sannio. Un festival alla sua prima edizione, ma che si presenta come uno dei più caldi della stagione, vista la carrellata di musicisti presenti, tra i quali emergono Skin nelle vesti di dj e i vari Ghemon, Nu Guinea, Yombe, Dj Uncino, Willie Peyote, Coma Cose, Frah Quintale, Frenetik & Orang3, The André, e la nuova diva del synth pop italiano e delle serate mondane, Myss Keta, giovane cantante dai testi provocanti e dall’identità misteriosa. Una sfilza di artisti, quella del «Bella Storia!», da far impallidire le più affermate manifestazioni musicali del paese, e che sarà presentata sul pal- co dagli acclamati The Jackal, a conferma della volontà di soddisfare diversi palati, e non solo gli affezionati dei circuiti indie; gli stessi più volte presi di mira nelle canzoni di Enzo Savastano, il finto neomelodico che sfotte la cosiddetta «musica alternativa», e che si esibirà nella seconda giornata della rassegna per lanciare l’album d’esordio, «Io sono con voi», giunto dopo il successo del brano «Una canzone indie», frizzante scimmiottatura dei cantanti indie: «Abbiamo inventato questo personaggio che si veste della parodia del neomelodico, ma in realtà è un modo simpatico per mettere insieme diverse contaminazioni musicali. Comunque, i musicisti che suoneranno al Bella Storia! non vedono l’oro di trovarsi nello stesso posto con me. Il festival è solo una messa in scena per dare l’opportunità a tutti i cantanti indie presenti di vendicarsi».
Ultimo in ordine cronologico, ma non meno importante, è l’Ariano Folkfestival, che si svolgerà ad Ariano Irpino dal 15 al 19 agosto. Un progetto etno-culturale nato nel 1996 con l’intento di dare spazio alla World Music, e che nel corso del tempo ha ospitato oltre 200 band provenienti da ogni parte del pianeta. L’edizione di quest’anno vedrà la partecipazione, tra le tante, di formazioni come il collettivo misto Altin Gün, nato dalla volontà del bassista Jasper Verhulst di far rivivere sonorità della tradizione turca, e i giordani 47Soul, che scalderanno gli animi con la loro fusione di ritmi elettronici e suoni mediorientali. Band multietniche dalla musica incalzante, come quella della crew italo-franco-tunisina Ifriqiyya Electrique, che darà vita ad una cerimonia adorcista mediante partiture colme di elementi tribali provenienti dalle comunità del deserto tunisino.