Corriere del Mezzogiorno (Campania)
A Ischia vietato passeggiare a torso nudo
Ferrandino il 25 luglio vietò di stendere i panni fuori dai balconi
Vietato camminare a torso nudo, in costume o scalzi a Ischia. Lo stabilisce un’ordinanza firmata dal sindaco Ferrandino in cui si dispone il divieto, nelle strade dell’intero territorio comunale ad eccezione delle traverse in prossimità delle spiagge, con multe da 25 a 500 euro. L’ordinanza nasce dalla necessità di porre un freno ai «comportamenti che vengono avvertiti come contrari al decoro».
Che dire, evidentemente
NAPOLI ci ha preso gusto. O, molto più semplicemente, ha deciso di dire basta ad una deriva cafonal che sull’isola d’Ischia nel mese di agosto sembra non conoscere limiti e confini. Il sindaco Enzo Ferrandino ha firmato una ordinanza con la quale dispone il divieto di camminare in costume da bagno, a torso nudo, scalzi ma anche di provocare schiamazzi e compromettere il decoro dei luoghi.
Il provvedimento adottato sarà valido sull’intero territorio comunale ad eccezione delle traverse in prossimità delle spiagge. Gli eventuali trasgressori saranno soggetti — salvo che il fatto non costituisca illecito più grave — al pagamento di una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro. Nell’ordinanza (che segue quella varata lo scorso 25 luglio e che vietava di sciorinare i panni sui balconi in zone di particolare pregio come via Roma, corso Vittoria Colonna e Ischia Ponte) si leggono anche le motivazioni che hanno prodotto la stessa. In particolare si sottolinea che «è stato rilevato che sul territorio comunale, con particolare riferimento ai centri storici ed alle zone a maggior flusso turistico, si verificano frequentemente comportamenti che vengono avvertiti da turisti e residenti come contrari al decoro di una località turistica di fama nazionale e internazionale, quale a titolo esemplificativo e non esaustivo, camminare in costume da bagno, a torso nudo, scalzi, provocare schiamazzi e compromettere il decoro».
Si aggiunge ancora «che tali comportamenti risultano in contrasto col decoro dei centri storici e dei luoghi più rinomati di un Comune a vocazione turistica che intende qualificare la propria offerta assicurando agli ospiti condizioni di vivibilità e di tutela dell’estetica cittadina, del decoro e della decenza, soprattutto nelle zone a vocazione commerciale e nelle aree destinate al passeggio». Inutile rimarcare che il riscontro tra la comunità ischitana ed isolana in genere è stato notevole, lo stesso Enzo Ferrandino ha spiegato così la sua ordinanza, lanciando un avviso ai “naviganti” nemmeno tanto in codice: «Per migliorare la vivibilità del nostro territorio c’è bisogno di modificare molte abitudini e sappiamo quanto sia difficile abbandonare vecchie usanze, ma dobbiamo farlo tutti per ridare il giusto tono ad una località, quale Ischia è, che resta unica al mondo per la sua bellezza». Le multe salate, evidentemente, serviranno a convincere chi non vuole sentir parlare di vento del cambiamento.