Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Accusato di aver palpeggiato bimbe Fisioterapista finisce ai domiciliari
NAPOLI È un caso controverso, che sta facendo discutere il quartiere. Secondo le mamme, il terapista di Posillipo, E. G., ha abusato delle bambine che aveva in cura, palpeggiandole all’altezza del seno; in più avrebbe spinto un’altra piccola paziente a scattare delle fotografie col cellulare mentre aveva le gambe aperte durante una seduta terapeutica. Lui, arrestato in flagranza dalla polizia venerdì scorso, però si difende: facevo solo la terapia del solletico, nell’interesse delle piccole pazienti. Quando alle foto dell’altra bambina, ritratta in una posizione preoccupante, l’ho fatto — insiste — per motivi scientifici: la posizione stessa mi è parsa innaturale e dunque ho deciso di documentarla con gli scatti fotografici.
Arrestato in flagranza e condotto in carcere anche in base alle immagini delle telecamere installate dalla squadra mobile successivamente alla denuncia, il terapista — difeso dall’avvocato Buonincontro — ha fornito la sua versione dei fatti al gip Isabella Iaselli, che al termine dell’interrogatorio di convalida ha disposto, anziché il carcere, gli arresti domiciliari. Le indagini, delegate alla squadra mobile diretta da Luigi Rinella, non sono che all’inizio: si cercherà di ricostruire la carriera del terapista, ascoltando anche i genitori di altri suoi pazienti. Il fascicolo è del pm Maria Cristina Ribera, che indaga con il coordinamento del procuratore aggiunto Raffaello Falcone.
Il caso fa discutere e divide; a Posillipo, in queste ore, non si parla d’altro: i genitori dei frequentatori del centro sono preoccupati. Ad alcuni è parso di vedere stranezze nel comportamento dei propri figli, soprattutto delle femminucce, ma le valutazioni non sono unanimi. L’avvocato della difesa sta valutando se presentare ricorso al Tribunale del Riesame, che potrebbe pronunciarsi entro la fine del mese.