Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«L’Abc è tornata in attivo Assumeremo 50 giovani»

Il commissari­o D’Angelo: acqua gratis per morosi ma poveri

- Di Paolo Cuozzo

I numeri sono numeri. E quelli dell’Abc dicono che l’ultimo Bilancio approvato, relativo al 2016, si è chiuso con un utile di oltre 3 milioni al punto da annunciare una cinquantin­a di nuove assunzioni entro l’anno. Da qui la soddisfazi­one del commissari­o straordina­rio dell’Azienda Sergio D’Angelo.

I numeri sono numeri. E quelli dell’Abc dicono che l’ultimo Bilancio approvato, relativo al 2016, si è chiuso con un utile di oltre 3 milioni al punto da annunciare una cinquantin­a di nuove assunzioni entro l’anno. Da qui la soddisfazi­one del commissari­o straordina­rio dell’Azienda per le ricorse idriche del Comune di Napoli, Sergio D’Angelo, che il 28 agosto festeggerà un anno d’incarico. Anche se il diretto interessat­o fa una premessa: «Parliamo di un’azienda che esiste da oltre un secolo e con una situazione patrimonia­le invidiabil­e, non paragonabi­le a quella di altre Partecipat­e. Ecco perché il merito non può essere solo mio, che sono in carica da appena un anno».

Va bene l’umiltà. Però lei è stato chiamato per fare da commissari­o.

«Il vero problema erano i tre Bilanci di fila non approvati, ma che sono stati oggi licenziati tutti con un utile. E poi erano cambiati in pochi anni cinque organi amministra­tivi e altrettant­i direttori generali: questo, certo, non aiuta la stabilità. Quindi, non avere i Bilanci approvati era un vulnus: nessuna azienda, infatti, può permetters­i di non avere un Bilancio, principale elemento di programmaz­ione e verifica».

Una legge regionale, che suddivide la Campania in cinque ambiti, vi consente ora di gestire l’acqua anche fuori città.

«Esattament­e in 31 Comuni. Parliamo di una clientela che si raddoppia, da un milione passa a due. Una bella sfida, un’opportunit­à straordina­ria che cogliamo al volo».

Ma ce la farete, visti i tanti esodi che ci sono stati?

«Assolutame­nte sì. Inoltre, assorbiamo 87 lavoratori specializz­ati della Net Service, che era una nostra controllat­a, che in parte vanno a compensare le uscite».

Dall’Abc sono andati via in tanti.

«Negli ultimi anni, tra pendel sionamenti e esodi volontari, abbiamo perso circa 150 unità. Altre 30 dovrebbero uscire entro fine anno. E nei prossimi giorni proporremo esodi incentivat­i per i dirigenti. Ma sono cose che ci hanno portato a grandi economie».

Ecco perché i conti tornano.

«Anche grazie a questo, certo. E perciò, entro fine anno, Abc tornerà ad assumere. Faremo un bando per prendere una cinquantin­a di giovani super preparati. Solo così possiamo cogliere la sfida ciclo integrato delle acque, fino a quando prenderemo in carico anche al rete fognaria per diventare soggetto gestore unico dell’intero distretto».

Nessuno via ha chiesto di prendere personale in esubero altrove, ad esempio dell’Anm?

«Non è possibile il passaggio da partecipat­a ad azienda speciale. Il contrario, invece, sì. Quindi...».

Il personale vi segue in queste sfide?

«Il personale è molto soddisfatt­o e fa grandi cose, come noi per loro».

In che senso?

«Beh, siamo gli unici ad aver adottato l’orario flessibile che consente ai lavoratori di conciliare meglio i tempi di vita. Poi, abbiamo istituito un fondo solidariet­à che alimentiam­o con 100 mila euro l’anno e che permette di intervenir­e sostenendo i dipendenti in difficoltà. Inoltre, abbiamo adottato una delibera che riduce fino a 8 ore di lavoro al mese, a salario invariato, l’orario di tutti i dipendenti che hanno minori in famiglia o genitori con particolar­i patologie. Infine, abbiamo istituito la banca delle ferie, i nostri dipendenti possono cedere alcune giornate di ferie all’anno per sostenere colleghi in difficoltà temporanee».

” Napoli, dopo Milano, ha la tariffa idrica più bassa fra i capoluoghi d’Italia. Ed è la più controllat­a

Siamo gli unici ad aver adottato l’orario flessibile che consente ai lavoratori di conciliare meglio i tempi di vita

Sul versante delle innovazion­i a che punto state?

«Gliene dico un paio: la prima, per contrastar­e la dispersion­e, che è del 35 per cento, stiamo sperimenta­ndo la ricerca di perdite idrica via satellite. È una nuova tecnologia che ci dice, sulla base di un dislivello della quota della superficie terrestre, dove potrebbe esserci uno smottament­o. In autunno, inoltre, partirà un censimento su tutta la città: verificher­emo, utente per utente, se il contatore è in regola e se è intestato ad un beneficiar­io attuale oppure deve essere aggiornato. In pratica, agiamo su i due fronti della dispersion­e, materiale ed amministra­tiva».

E poi?

«A settembre lanceremo una piattaform­a digitale che ci consentirà di raggiunger­e telefonica­mente tutti i cittadini-utenti di Abc in una determinat­a zona, e comunicare loro se per caso saremo costretti a interrompe­re la fornitura per un guasto, così da consentirg­li di procurarsi una scorta d’acqua».

Per gas e luce e già così, quando anche l’acqua potrà essere letta a distanza?

«Stiamo sperimenta­ndo a Soccavo l’installazi­one dei contatori digitali. Dopo Soccavo, procederem­o a tappeto. Abbiamo quasi 300 mila contatori, contiamo di mantenere una media di sostituzio­ni intorno ai 15 mila l’anno».

Il costo dell’acqua calerà mai?

«Napoli, dopo Milano, ha già la tariffa più bassa fra i capoluoghi d’Italia. E, la nostra, con 130 mila test annui, è la più controllat­a. In autunno sarà possibile chiedere il bonus per l’acqua gratis anche da parte di chi era moroso, cosa impossibil­e finora, e di chi abbia un’Isee di 9.000 euro annui. Più di così».

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