Corriere del Mezzogiorno (Campania)
No della Corte dei conti Il Comune dovrà rinunciare ad assumere 328 giovani
Appena 129 gli idonei che troveranno lavoro
Il Comune di Napoli dovrà rinunciare a una cospicua parte delle assunzioni che aveva in programma rispetto a una graduatoria già esistente. Dopo le sanzioni della Corte dei Conti, infatti, Palazzo San Giacomo si vede costretto a non poter più assumere ben 328 dipendenti che dovevano entrare in servizio il prossimo anno. Potranno essere assunti solo 129 nuove unità rispetto alle 410 che erano previste.
Il Comune di Napoli rivede a ribasso il numero delle assunzioni per il 2018, conseguenza della scure della Corte dei conti che ha inflitto una sanzione di oltre 86 milioni al Municipio, batosta che palazzo San Giacomo sconterà sotto forma di minori trasferimento nel 2019. E minori trasferimenti significa anche minore disponibilità di cassa per nuove assunzioni, con buone pace di chi da anni aspettava la stabilizzazione dopo il famoso concorsone del 2010: ora, dunque, non per tutti, lo scorrimento della graduatoria porterà ad un posto di lavoro come dipendente comunale.
La delibera di giunta numero 397, che ha avuto già l’ok della commissione Lavoro del Consiglio comunale, è del 3 agosto scorso. E contiene numeri che parlano chiaro: rispetto alle 410 assunzioni previste per il 2018, il Comune di Napoli potrà farne solo 129 così suddivise: 11 maestri, 10 istruttori socio-educativi, 31 agenti di polizia municipale, 20 istruttori amministrativi, 13 ragionieri, 8 istruttori direttivo economico-finanziario, 9 architetti, 5 funzionari economico-finanziario, 7 informatici, 15 ingegneri, 1 istruttore informatico a tempo determinato e 4 dirigenti a tempo determinato. Saltano del tutto, invece, le assunzioni nel 2019, anno in cui si sconterà la sanzione della Corte dei conti e nel quale erano previste 434 assunzioni; mentre altre 195 sarebbero scattate nel 2020. Per quest’anno, inizialmente, c’era stato l’ok anche per 52 assunzioni a tempo determinato, ridotte ora ad appena 5 alla luce del badget disponibile dopo la sanzione della magistratura contabile.
Si legge ancora in delibera: «Considerato che nel bilancio di previsione 2018-2020, approvato il 23 aprile 2018, non è stato possibile dare adeguata copertura finanziaria alla suddetta programmazione che risulta pesantemente compromessa dalla sentenza delle Sezioni riunite della Corte dei conti dea cui derive l’indispensabile ridimensionamento delle risorse disponibili alle assunzioni 2018, al fine di non compromettere gli equilibri di bilancio, e il divieto di assumere nel 2019, quale sanzione prescritta a causa dello sforamento del saldo di finanza pubblica 2016», si rende «indispensabile rimodulare la riprogrammazione approvata rendendola coerente con la programmazione finanziaria 2018 e azzerare le assunzioni previste per l’anno 2019 e 2020, riservandosi di procedere a una nuova programmazione per l’anno 2020 nell’ambito dell’applicazione della nuova normativa prevista per al definizione dei fabbisogni». Per il Comune «resta confermata» però la necessità di integrare l’organico, attese le 3500 unità in meno già in servizio e che rischiano concretamente di assottigliarsi di altre 1800 dipendenti nel prossimo biennio per uscite naturali. Il risultato? Sotto gli occhi di tutti, con interi uffici comunali retti da un unico impiegato.
Intanto sono stati resi pubblici i dati delle domande pervenuta al Comune di Napoli per le richiesta del reddito di inclusione: si tratta di 30mila domande presentate finora da cittadini napoletani per poter accedere al Rei (reddito di inclusione) che sono giunte nei centri servizi territoriali del Comune di Napoli. Da qui la necessità per il Municipio di procedere a un bando per l’assunzione a tempo determinato di figure specializzate; bando che prevede «169 assunzioni a tempo determinato», come ha spiegato l’assessore al Welfare, Roberta Gaeta. I posti da ricoprire sono: 54 assistenti sociali, 37 amministrativi, 50 educatori professionali, 7 informatici e 21 psicologi. Già 13mila le domande pervenute per partecipare al concorso.
Stop nel 2019 Salteranno del tutto le possibilità di reclutare personale per l’anno prossimo
Reddito d’inclusione Sono almeno
30 mila le domande presentate all’ente di Palazzo San Giacomo