Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Psicosi «grandi opere» Torre Annunziata in rivolta per le nove cisterne di gas

Sono due, si aggiungera­nno alle altre sette. Appello a Di Maio

- Di Antonio Irlando

La costruzion­e in corso lungo il litorale di Torre Annunziata di altre due cisterne di idrocarbur­i, in aggiunta alle sette già presenti (9 in tutto) sta crendo paura e proteste. Cittadini in piazza.

NAPOLI

La costruzion­e in corso lungo il litorale di Torre Annunziata di altre due cisterne di idrocarbur­i, in aggiunta alle sette già presenti da alcuni decenni, sembra avere tutte le caratteris­tiche di una condizione “esplosiva” sul piano sociale, ambientale e della salute delle persone.

Diverse centinaia di cittadini per ben due volte hanno protestato in pubblico con cortei per le strade cittadine. Le conseguenz­e potrebbero essere anche giudiziari­e: il coordiname­nto promosso dai comitati “Salera” e “Gente del Sarno” ha presentato un circostanz­iato esposto alla Procura della Repubblica che fa seguito ad un dossier illustrato alla “Commission­e speciale Ecomafie e Terra dei fuochi” della Regione Campania.

Nel documento si individua la “Terra dei fuochi di Torre Annunziata”. Il territorio va dal molo di levante del porto torrese — oltre il quale sorgono le cisterne — include un tratto di spiaggia-discarica e ruderi contaminat­i di siti industrial­i, fino alla foce del superinqui­nato fiume Sarno. L’area è al centro del Golfo di Napoli, nel luogo dove la linea di costa si incunea nel territorio sito Unesco per la presenza delle aree archeologi­che di Pompei e Oplontis, «la cui evidente vocazione turistica — spiegano a gran voce i comitati — è incompatib­ile con attività potenzialm­ente pericolose e inquinanti». L’area di espansione delle cisterne è sottoposta a monitoragg­io dell’Arpac per il «superament­o della soglia di contaminaz­ione — è scritto nell’esposto —dovuta alla presenza di alcune sostanze anche cancerogen­e come il Tetra cloro e ti lep et enze ne». L’Arpac, in sede di audizione il 21 giugno scorso in commission­e Ambiente della Regione, ha confermato la contaminaz­ione della falda acquifera.

Recentemen­te l’assessore alle Attività produttive Antonio Marchiello, rispondend­o ad un question time promosso dalla consiglier­a regionale Flora Beneduce, ha accresciut­o nei comitati i dubbi sulla regolarità delle procedure adottate. «Attualment­e non risultano richieste di atti d’intesa con il ministero – ha spiegato Marchiello — né tantomeno si rivelano com- della direzione attività produttive su atti adottati dall’amministra­zione comunale di Torre Annunziata relative al permesso a costruire rilasciato alla Isecold». All’ultimo corteo dei comitati al grido di “stop cisterne” ha partecipat­o anche il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione, contestato però dai manifestat­i per le «inadempien­ze e l’indifferen­za che si trascinano da diverse amministra­zioni locali». La difesa del primo cittadino (alla guida di una giunta Pd e civiche) è stata che «non poteva far nulla».

Lo scetticism­o e la rabbia dei comitati rimane alto perché i lavori vanno avanti, pur sperando nell’azione del governo il cui imminente intervento è stato confermato dal deputato del M5S, Virginia La Mura. «Il ministro Di Maio si è allarmato per la vicenda — ha scritto — e mi ha assicurato interventi rapidi». Intanto, la paura dei cittadini che abitano nei dintorni delle cisterne è alle stelle.

 ??  ??
 ??  ?? ProtestaLo striscione dei comitati civici. Chiedono a gran voce di bloccare la costruzion­e di altre due cisterne
ProtestaLo striscione dei comitati civici. Chiedono a gran voce di bloccare la costruzion­e di altre due cisterne

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy