Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La sfida di Re Carlo «Saremo competitivi su tutti i fronti»
Ancelotti: «A nessuno piace arrivare secondi»
«Voglio rendere al meglio la qualità di questo gruppo, sono dei giocatori che hanno fatto bene e possono far ancora meglio. Gli obiettivi stagionali? Essere competitivi in tutte le competizioni. È un gruppo di giocatori non top a livello individuale, ma sano e che può far molto bene. Si è parlato molto di mercato, non c’era l’esigenza di stravolgere questo gruppo». Così Carlo Ancelotti ha commentato la sua esperienza al Napoli valutando l’organico a sua disposizione. Ancelotti ha scelto il progetto Napoli conoscendo la dimensione del club di De Laurentiis e apprezzando la rosa che ha raggiunto ottimi risultati con Sarri. «Ho chiesto di non vendere giocatori importanti e la società ha raggiunto quest’obiettivo anche con sacrificio», ha detto il trainer che sin dai primi contatti con De Laurentiis ha richiesto la permanenza di Koulibaly, Zielinski e Insigne.
Nove anni dopo il suo addio all’Italia, Ancelotti ha trovato equilibri diversi, non ci sono più i campionati caratterizzati dalla lotta tra Inter, Milan, Juventus e in qualche occasione la Roma ma il dominio assoluto dei bianconeri negli ultimi sette anni, ostacolati solo dal sogno del Napoli di Sarri nello scorso campionato.
Preferisco la Coppa, è un libro molto interessante di Ancelotti che, nel suo lunghissimo elenco di trofei, ha una passione più spiccata per le coppe rispetto ai titoli nazionali. Carlo, però, può vantarsi di aver vinto lo scudetto in quattro dei cinque principali campionati europei, gli manca solo la Liga, al Real Madrid non ha vinto il campionato ma è entrato nella storia portando a casa la Champions League, la “decima” per i blancos. Il percorso italiano poi dimostra