Corriere del Mezzogiorno (Campania)
A Ravello la fierezza russa di Valerij Gergiev alla guida del Marinskij di San Pietroburgo
fierezza russa di Valerij Gergiev alla guida dell’Orchestra del Teatro Marinskij di San Pietroburgo sarà protagonista alle 20 sul palco del Belvedere di Villa Rufolo per la Sezione Musica del Festival di Ravello.
Per decenni dello scorso secolo la Costiera Amalfitana è stata il rifugio incantato di intellettuali emigrati dalla Russia scossa dalla Rivoluzione, li accomunavano fierezza e nostalgia di patria. E a un secolo di distanza i due sentimenti si fondono in orgoglio in artisti non più emigranti ma alfieri della Russia nata dal superamento di quella che era l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Valerij Gergiev è una delle maggiori personalità dello scenario liricosinfonico mondiale e la sua parabola direttoriale si impenna in corrispondenza del dissolversi dell’Urss. È nel 1988, a dieci anni dal debutto, che Gergiev viene nominato direttore principale del Teatro Kirov, che diventerà, o meglio tornerà a chiamarsi Teatro Marinskij così come Leningrado aveva ripreso la denominazione di San Pietroburgo.
Tra le pareti di quel prestigioso teatro hanno risuonato le note delle prime esecuzioni di Majkovskij, Mussorgskij, Rimskij-Korsakov, Borodin e sul palco sono salite personalità quali Saljapin, Galina Ulanova e soprattutto Rudolf Nureyev con Marius Petipa e in quel tempio erano nate grandi stelle dei Ballets Russes di Sergej Djagilev.
È a Stravinskij e a Caikovskij che è dedicato il programma di stasera eseguito dall’Orchestra del Marinskij diretta da Gergiev: la Suite dal
«Esuli» Per decenni del ‘900 la Costiera è stata il rifugio incantato di chi scappava dalla Rivoluzione