Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Cinemadamare», a Napoli 110 giovani filmaker dal mondo
Per la prima volta in città il pullman della kermesse itinerante Giovani in giro con le cineprese per raccontare le loro esperienze
Proviamo a «sguinzagliare» in giro per la città 110 giovani filmmaker provenienti da ogni parte del mondo, diamogli tutti i mezzi per poter girare corti, spot e lungometraggi e alla fine, dopo averli guidati e rifocillati, diamogli un palco per mettere in scena ciò che hanno girato e proviamo a immaginare il risultato... Creatività allo stato puro. Gioia allo stato brado. Questo è in sintesi il senso di «Cinemadamare», evocativa e intelligente iniziativa itinerante (i giovani cineasti in erba si muovono su un pullman) che per la prima volta tocca Napoli, set ideale per un’operazione come questa, con le sue bellezze d’arte e di natura, le centinaia di chiese, i tre castelli, le regge, i musei, le strade, i vicoli.
Sì perché, al di là della base operativa (altrettanto significativa) che è l’Istituto per non vedenti Paolo Colosimo, è proprio per strada che si svolge gran parte del lavoro dell’allegra truppa di filmmaker, già entusiasti di essere arrivati in città e di far tanti «ciak on the road» cogliendo il meglio che «Napollywood» può offrir loro. Cioè tanto. Cioè tutto.
Una «carovana cinematografica internazionale itinerante», così la definiscono gli organizzatori, in testa l’anima dell’iniziativa, ovvero Franco Rina, accorsato notista politico di La7, entusiasta nei panni di guida per i giovani, panni che già vestiva quando mise su la sua scuola di giornalismo nei pressi del Colosseo. Negli anni Rina e i ragazzi sono stati accompagnati una serie di testimonial di lusso, da Peter Greenaway a Krzysztof Zanussi e Margacoinvolgendo rethe von Trotta, coccolati da «guru» del cinema italiano come Adriano De Santis e Massimo Franchi.
Il tour di «Cinemadama- re», ormai quasi maggiorenne (ha compiuto 16 anni), è partito il 14 giugno da Fiumicino e ha attraversato finora 11 località in 6 regioni italiane oltre 200 giovani filmmaker (con ampio spazio alla formazione cinematografica, workshop e masterclass qualificati) provenienti da più di 50 Paesi: dagli Stati Uniti alla Germania, da Spagna, Portogallo, Lituania, Indonesia, Pakistan, Siria, Libano, India, Sudan, Kenya, Sud America. Una vocazione internazionale confermata dalle tante collaborazioni con scuole di cinema e università di tutto il globo (sono più di 30), dalla Sorbona di Parigi al Santa Monica College di Los Angeles, alla Moscow School of New Cinema di Mosca.
Tra i set scelti dalle troupe, ovviamente le vie del centro storico, ma anche di Posillipo e del Vomero, poi Bagnoli, Pozzuoli, le periferie. Ma un sito in particolare è stato coinvolto, ovvero, il Museo Archeologico Nazionale, diretto da Paolo Giulierini, che collabora con l’iniziativa diretta da Rina. Già da ieri gruppi di registi, sceneggiatori, attori, tecnici, fotografi girano con le loro telecamere all’interno del Mann fra i famosi reperti di Pompei ed Ercolano e quelli della sezione sull’antico Egitto. E gireranno ancora, fino a domani sera, per i «Giovedì d’estate al Mann», quando ci sarà il live del Monk-ey 5tet. I lavori che saranno ultimati in città saranno infine proiettati la sera di venerdì 24 nel teatro dell’Istituto Colosimo, messo a disposizione dalla Regione. Il miglior corto sarà proiettato a Venezia, ultima tappa della manifestazione internazionale che si concluderà dunque proprio alla Mostra del Cinema.