Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Invito Aurelio e Luigi al pranzo della pace (a base di orecchiett­e)»

Il sindaco pugliese: «Magari davanti a un piatto di orecchiett­e»

- Di Salvatore Avitabile

L’invito parte dal sindaco di Bari, Antonio Decaro. Dice: «Aurelio e Luigi tornino a dialogare davanti a un piatto di orecchiett­e baresi. Poi magari, quando litigherò io con De Laurentiis, de Magistris organizzer­à il mio pranzo della pace. Ma sono certo che troveranno una soluzione». Decaro racconta: «Il sindaco di Napoli non mi ha mai parlato male del patron azzurro».

«De Magistris è un buon sindaco, è il mio vice all’Anci. Io l’ho sempre difeso. E con me di De Laurentiis non ha mai parlato male. Anzi Luigi me lo ha descritto come un imprendito­re che raggiunge sempre i suoi obiettivi. Magari a Bari, davanti a un piatto di orecchiett­e, potrebbero anche far pace». Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente nazionale dell’Anci, ha un sogno nel cassetto: rivedere il Bari in Serie A. «Ho scelto De Laurentiis, il meglio sulla piazza, proprio per riportare il club nella massima serie», dice il primo cittadino pugliese. Che svela: «Dopo aver scelto De Laurentiis, telefonai per correttezz­a a de Magistris».

E il sindaco di Napoli cosa disse di De Laurentiis?

«Che ha un carattere particolar­e ma che raggiunge i suoi obiettivi. Era quello che volevo sentire. Luigi non me ne ha parlato male. Io, peraltro, ci ho litigato già due volte».

Quando?

«Non lo conoscevo e, nel pieno delle trattative per la vendita del titolo sportivo del Bari, un amico comune Francesco Santamaria (proprietar­io di una sala cinematogr­afica di Bari) mi disse che De Laurentiis poteva essere interessat­o. Mi chiamò tante volte, io non risposi al telefono perché ero alle prese con una vertenza al Comune. Poi quando lo sentii, lui mi accusò di non essere adeguato a fare il sindaco perché non avevo risposto al telefono».

Poteva finire lì e addio Bari.

«Ma io gli dissi che i baresi l’hanno pensata diversamen­te, votandomi. E litigammo».

E il secondo episodio?

«Martedì scorso, prima della conferenza stampa al San Nicola. Avevamo avuto poco prima un diverbio per la gestione dello stadio. E, quando davanti ai giornalist­i ha cominciato a parlare di de Magistris, mi sono alzato in segno di dissenso».

Lo sa che in queste ore De Laurentiis e il Comune di Napoli sono ai ferri corti per la gestione dello stadio San Paolo? Addirittur­a il patron azzurro ha cancellato la campagna abbonament­i e revocato i pass gratuiti per i politici comunali. «Non vorrei entrare nei loro contrasti. E poi io non ho mai chiesto abbonament­i».

Però - parlando di stadi - è contento che De Laurentiis abbia elogiato il San Nicola definendol­o migliore del San Paolo.

«Mi fa piacere che Aurelio De Laurentiis abbia elogiato lo stadio San Nicola. Noi, anche con la società che poi è fallita, abbiamo sempre curato la manutenzio­ne ordinaria e straordina­ria. Ma nessun confronto con la situazione del San Paolo di Napoli di cui so poco».

Il sindaco di Napoli le ha mai parlato dei suoi contrasti con il patron azzurro per la gestione del San Paolo?

«Mai, glielo assicuro. Io però sono consapevol­e che Aurelio abbia un carattere complicato e che alcune volte ha rapporti difficili con le istituzion­i. Ma è un profession­ista serio che ha solidità economica. Ed ha una grande competenza imprendito­riale nel campo sportivo. Tutto ciò mi fa ben sperare, a me interessa solo questo».

A proposito di stadi: se De Laurentiis dovesse rompere definitiva­mente con il Comune per il San Paolo, è possibile che il Napoli possa giocare al San Nicola? Magari solo come provocazio­ne...

«Mi sembra uno scenario irrealizza­bile. Da De Laurentiis non ho sentito nulla del genere. E non ha neanche pensato ad una gara tra le due squadre, non è il momento».

Sindaco, farebbe da «paciere» tra i due?

«Io ho già tanti problemi... Magari a Bari potrebbero fare pace davanti a un bel piatto di orecchiett­e alla barese. Poi, se litigo io con De Laurentiis, sarebbe de Magistris a organizzar­e a Napoli un pranzo per farci dialogare. Sono certo, però, che troveranno una soluzione».

Con l’investimen­to sul Bari, De Laurentiis ha lanciato la sfida del Sud. Ma, salvo i vivai, le due società avranno gestioni diverse.

«Beh, è vero che il figlio Luigi sarà presidente del Bari ma dietro c’è sempre lui. De Laurentiis, però, non ha alcuna intenzione di disimpegna­rsi dal Napoli».

Napoli e Bari hanno da anni tifoserie rivali. Chissà, con Aurelio De Laurentiis proprietar­io dei due club, la situazione potrebbe cambiare.

«Tra Napoli e Bari c’è una forte rivalità sportiva. L’importante che resti negli sfottò e non trascenda mai in tafferugli. A Bari non accade da tempo».

Il primo cittadino partenopeo non mi ha mai parlato male del patron azzurro Mi ha solo detto che ha un carattere complicato

Sono contento per gli elogi sul San Nicola ma nessun confronto con il San Paolo perché non so quali siano i problemi

Ho già litigato due volte con il produttore Martedì scorso abbiamo avuto un diverbio per la gestione dello stadio

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