Corriere del Mezzogiorno (Campania)
A Torregaveta arrivano vigilantes e controllori
L’Eav ha attivato la biglietteria automatica e inviato squadre di controllori
NAPOLI Torregaveta: dopo le immagini dell’assalto dei “portoghesi” al convoglio della Cumana in sosta al terminal ed in partenza per Napoli, Eav corre ai ripari, almeno per un giorno.
Il caso è noto, perché le immagini del trenino – uno timbra il biglietto per fare aprire i tornelli e dietro di lui si infilano decine di persone senza pagare – ieri sono state pubblicate su Youtube e sui social. Nulla di inedito, perché chi fruisce dei mezzi di Eav regolarmente sa bene che la pratica è utilizzata in molte stazioni, per esempio quella della Circumvesuviana di Vico Equense, da molti studenti al ritorno da scuola e da altri viaggiatori refrattari a pagare il biglietto. Incoraggiati, del resto, dalla circostanza che l’ipotesi di un controllo a bordo del treno è piuttosto remota. L’evidenza delle immagini, tuttavia, ha imposto ieri ad Umberto de Gregorio, il presidente della società regionale di trasporto, una stretta, non fosse altro per dare il senso di un impegno concreto per contrastare chi viaggia gratis. «Oggi a Torregaveta – ha scritto ieri pomeriggio in un post sulla sua pagina facebook – abbiamo rimesso in funzione l’emettitrice automatica, previsto una squadretta di controlleria e due guardie giurate». Problemi e disservizi anche nella stazione Trencia della Circumflegrea, una di quelle che servono il quartiere Pianura. Lo scalo ferroviario, che in passato è stata teatro anche di episodi di vandalismo i quali avevano indotto il presidente dell’Eav ad annunciarne la temporanea chiusura, salvo poi ritornare sui suoi passi, è in una condizione di assoluto abbandono. «Scale mobili, obliteratrici e servizi igienici – racconta il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli – sono completamente fuori uso. L’unica biglietteria è chiusa. Impossibile approvvigionarsi di biglietti per una corsa del treno». Prosegue: «Chiedo alll’Eav ed alle forze dell’ordine di intervenire in modo risoluto per far tornare una volta e per tutte Trencia un posto sicuro e fruibile». Tutt’altro che facile, almeno nell’immediato, stando a quel che dice il presidente della società regionale. «Un terzo delle nostre stazioni – quantifica – sono impresenziate ed un terzo sono solo parzialmente presenziate. Quando non c’è il personale siamo costretti a disattivare ascensori, tornelli e scale mobili. Ce lo impone una direttiva ministeriale». Una svolta, sostiene il presidente di Eav, arriverà con le nuove assunzioni previste. «Abbiamo inoltre programmato – prosegue – investimenti in nuovi tornelli ed in sicurezza». Secondo De Gregorio, però, è utopistico immaginare che tutte le 170 stazioni di Eav possano avere personale che garantisca servizi e sicurezza. «Senza un miglioramento del senso civico non si risolve il problema».