Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Caserta insorge: offesi dalla Guida Feltrinelli
Il sindaco: «Bocciata finanche la Reggia Stereotipi offensivi contro il territorio Adiremo le vie legali»
Caserta e la sua provincia sono insorte ieri per come la Guida Feltrinelli ha inteso descrivere il territorio. Il capoluogo è stato definito «anonimo», dell’Agro Aversano si è parlato come del «triangolo della morte».Finanche la Reggia non è stata risparmiata dalle critiche. Il sindaco di Caserta, Marino, adirà le vie legali.
Caserta definita come una città «anonima» e «incongruamente circondata da una serie di complessi industriali e magazzini». Il territorio circostante tratteggiato alla pari di un girone dantesco. Dell’Agro Aversano, che negli anni scorsi aveva visto soffocare le antiche aspirazioni di autonomia amministrativa poggiate anche su motivazioni storicoculturali (erano forti le spinte nei 19 comuni di riferimento per la nascita di una Provincia a sé stante), come un luogo da cui stare addirittura lontani: il territorio è illustrato come «una distesa di sobborghi poco entusiasmanti. Quasi del tutto dominato dalla camorra e a volte chiamato “triangolo della morte”, non è un’area in cui soffermarsi; anzi, la cosa migliore da fare è attraversarlo senza fermarsi e raggiungere Caserta».
La nuova Guida Feltrinelli, storica collana dedicata al turismo, ci è andata giù pesante affidando a giudizi severi la descrizione di Terra di Lavoro, non risparmiando nemmeno il suo simbolo: la Reggia. Del complesso vanvitelliano, che stupì il mondo intero a partire dalla cena offerta dal presidente della Repubblica in occasione del G7 del 1994 e che da allora, pur tra alti e bassi, resta stabilmente tra i monumenti più visitati del Paese, la pubblicazione parla come di «una struttura piuttosto monotona nella quale la dimensione supplisce all’ispirazione artistica». «Solo le maestose scalinate centrali che salgono agli appartamenti reali colpiscono le corde giuste» è la concessione fatta dalla guida. «Gli appartamenti stessi - prosegue infatti il racconto del narratore - sono una grandiosa sfilata di stanze sovraccariche di dipinti e stucchi e arredate con qualche mobile in stile Impero, moda importata dalla Francia, con grandi, imperiose statue classiche e ritratti compiaciuti della dinastia borbonica (cercate quello del tarchiato Francesco I con i suoi figli dall’aria birichina)». In pratica, un’altra sonora stroncatura.
Le modalità di presentazione, i toni cui la Guida Feltrinelli nella versione Easy Rogh Guide dedicata all’Italia del Sud e alle isole ha inteso descrivere il territorio, sono andati di traverso però ai casertani. E a partire dalle istituzioni locali si è levato un unico coro di condanna verso la casa editrice. Il sindaco di Caserta, il pd Carlo Marino, non ha nascosto ieri di valutare «la possibilità di adire le vie legali per tutelare l’immagine dei casertani e del territorio dell’intera provincia». «E stato utilizzato un linguaggio offensivo, degno dei peggiori stereotipi razzisti» ha accusato. Lo stesso dicasi del consigliere regionale di Forza Italia, Gianpiero Zinzi: «Presenteremo querela per diffamazione» ha tuonato. I primi dissensi verso la pubblicazione si erano diffusi attraverso i social network, dove alcuni cittadini si erano detti «indignati» per i giudizi espressi e qualcuno proponeva anche forme di boicottaggio: «Non entreremo più nel punto vendita della Feltrinelli a Caserta» è stato anche riportato su Facebook. La protesta si è quindi estesa anche agli operatori economici del territorio. Parlando al sito di informazione online Casertanews.it, il presidente provinciale della Confesercenti, Maurizio Pollini ha reso noto che «ci batteremo per il ritiro dal mercato della guida e valuteremo eventuali azioni legali per un risarcimento». «La crescita del territorio è evidente e sotto gli occhi di tutti e definirlo “triangolo della morte” è assolutamente inaccettabile» ha puntualizzato. Di «attacchi irragionevoli» ha parlato invece il presidente della Provincia, Giorgio Magliocca. La casa editrice ha annunciato «opportune verifiche».