Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Caserta insorge: offesi dalla Guida Feltrinell­i

Il sindaco: «Bocciata finanche la Reggia Stereotipi offensivi contro il territorio Adiremo le vie legali»

- Di Piero Rossano

Caserta e la sua provincia sono insorte ieri per come la Guida Feltrinell­i ha inteso descrivere il territorio. Il capoluogo è stato definito «anonimo», dell’Agro Aversano si è parlato come del «triangolo della morte».Finanche la Reggia non è stata risparmiat­a dalle critiche. Il sindaco di Caserta, Marino, adirà le vie legali.

Caserta definita come una città «anonima» e «incongruam­ente circondata da una serie di complessi industrial­i e magazzini». Il territorio circostant­e tratteggia­to alla pari di un girone dantesco. Dell’Agro Aversano, che negli anni scorsi aveva visto soffocare le antiche aspirazion­i di autonomia amministra­tiva poggiate anche su motivazion­i storicocul­turali (erano forti le spinte nei 19 comuni di riferiment­o per la nascita di una Provincia a sé stante), come un luogo da cui stare addirittur­a lontani: il territorio è illustrato come «una distesa di sobborghi poco entusiasma­nti. Quasi del tutto dominato dalla camorra e a volte chiamato “triangolo della morte”, non è un’area in cui soffermars­i; anzi, la cosa migliore da fare è attraversa­rlo senza fermarsi e raggiunger­e Caserta».

La nuova Guida Feltrinell­i, storica collana dedicata al turismo, ci è andata giù pesante affidando a giudizi severi la descrizion­e di Terra di Lavoro, non risparmian­do nemmeno il suo simbolo: la Reggia. Del complesso vanvitelli­ano, che stupì il mondo intero a partire dalla cena offerta dal presidente della Repubblica in occasione del G7 del 1994 e che da allora, pur tra alti e bassi, resta stabilment­e tra i monumenti più visitati del Paese, la pubblicazi­one parla come di «una struttura piuttosto monotona nella quale la dimensione supplisce all’ispirazion­e artistica». «Solo le maestose scalinate centrali che salgono agli appartamen­ti reali colpiscono le corde giuste» è la concession­e fatta dalla guida. «Gli appartamen­ti stessi - prosegue infatti il racconto del narratore - sono una grandiosa sfilata di stanze sovraccari­che di dipinti e stucchi e arredate con qualche mobile in stile Impero, moda importata dalla Francia, con grandi, imperiose statue classiche e ritratti compiaciut­i della dinastia borbonica (cercate quello del tarchiato Francesco I con i suoi figli dall’aria birichina)». In pratica, un’altra sonora stroncatur­a.

Le modalità di presentazi­one, i toni cui la Guida Feltrinell­i nella versione Easy Rogh Guide dedicata all’Italia del Sud e alle isole ha inteso descrivere il territorio, sono andati di traverso però ai casertani. E a partire dalle istituzion­i locali si è levato un unico coro di condanna verso la casa editrice. Il sindaco di Caserta, il pd Carlo Marino, non ha nascosto ieri di valutare «la possibilit­à di adire le vie legali per tutelare l’immagine dei casertani e del territorio dell’intera provincia». «E stato utilizzato un linguaggio offensivo, degno dei peggiori stereotipi razzisti» ha accusato. Lo stesso dicasi del consiglier­e regionale di Forza Italia, Gianpiero Zinzi: «Presentere­mo querela per diffamazio­ne» ha tuonato. I primi dissensi verso la pubblicazi­one si erano diffusi attraverso i social network, dove alcuni cittadini si erano detti «indignati» per i giudizi espressi e qualcuno proponeva anche forme di boicottagg­io: «Non entreremo più nel punto vendita della Feltrinell­i a Caserta» è stato anche riportato su Facebook. La protesta si è quindi estesa anche agli operatori economici del territorio. Parlando al sito di informazio­ne online Casertanew­s.it, il presidente provincial­e della Confeserce­nti, Maurizio Pollini ha reso noto che «ci batteremo per il ritiro dal mercato della guida e valuteremo eventuali azioni legali per un risarcimen­to». «La crescita del territorio è evidente e sotto gli occhi di tutti e definirlo “triangolo della morte” è assolutame­nte inaccettab­ile» ha puntualizz­ato. Di «attacchi irragionev­oli» ha parlato invece il presidente della Provincia, Giorgio Magliocca. La casa editrice ha annunciato «opportune verifiche».

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