Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Mancano ancora le graduatorie Rischiamo di restare precari»
Errori e ritardi, non pubblicate le graduatorie Ieri protesta all’ufficio regionale
Hanno partecipato a un concorso nel bel mezzo dell’estate, ma rischiano di essere beffati dalle lentezze della burocrazia. Protagonisti della disavventura i docenti precari i quali, a luglio, hanno affidato alla prova destinata ai professori in possesso dell’abilitazione la speranza di un posto di ruolo che consentirebbe loro di dire addio alle supplenze.
Hanno partecipato ad un concorso nel bel mezzo dell’estate, ma stanno per essere beffati dalle lentezze della burocrazia. Protagonisti della disavventura i docenti precari i quali, a luglio, hanno affidato alla prova destinata ai professori in possesso dell’abilitazione la speranza di un posto di ruolo che consentirebbe loro di dire addio alle supplenze.
Duemila i candidati, cinquecento le cattedre disponibili. Si prevedeva che la graduatoria finale sarebbe stata il risultato della somma di due fattori: voto riportato al concorso e titoli accumulati negli anni del precariato. Concluse le prove a fine luglio, l’ufficio scolastico regionale dovrebbe pubblicare entro il 31 agosto le graduatorie ed il calendario di convocazione dei docenti vincitori presso le scuole dove dovrebbero prendere servizio.
In caso di sforamento dei termini, i professori resteranno per un altro anno senza una cattedra di ruolo. Mancano ormai solo 48 ore alla fatidica scadenza e non ci sono ancora notizie positive. Ieri un centinaio di professori ed i responsabili della Uil scuola hanno promosso una manifestazione davanti all’Ufficio scolastico regionale, in via Ponte della Maddalena. Una delegazione ha incontrato a metà mattinata il direttore generale Maria Luisa Franzese. È uscita dagli uffici dopo circa mezz’ora con notizie tutt’altro che confortanti.
«La dottoressa Franzese ci ha detto – riferisce ai suoi colleghi una delle componenti della delegazione – che gran parte delle graduatorie non sono ancora pronte e che anche nelle poche già pubblicate sono stati riscontrati errori. Insomma, è altamente improbabile che si rispetti la scadenza del 31 agosto e noi rischiamo di restare senza una cattedra di ruolo anche nell’anno scolastico che sta per iniziare».
Un problema per i docenti, non pochi dei quali hanno alle spalle una lunga storia di precariato ed hanno superato i 35 od i 40 anni. Un danno per gli studenti, perché le cattedre destinate ai docenti abilitati e vincitori del concorso svoltosi a luglio, ma non assegnate loro, saranno attribuite attraverso le supplenze bandite dai dirigenti degli istituti scolastici.
Questo perché per molte classi di insegnamento, per esempio Geografia, sono esaurite le graduatorie formatesi con il penultimo concorso, quello del 2016. «I ragazzi – commenta amareggiata Annarita Felaco, che insegna Geografia – resteranno senza insegnante per due o tre mesi, il tempo minimo che sarà necessario affinché il dirigente dell’istituto procacci un supplente».
Soluzioni? Antonio Di Zazzo, il segretario campano della Uil Scuola, chiede al ministero dell’Istruzione di emanare un provvedimento che posticipi al 30 settembre il termine ultimo per la pubblicazione delle graduatorie e del calendario delle convocazioni presso le scuole dei vincitori del concorso.
«Se questa legittima istanza resterà inevasa – dice ai professori presenti alla manifestazione di ieri mattina davanti all’ufficio scolastico regionale – contate sul nostro sindacato per i ricorsi al Tar».
La dirigente Franzese ha detto che è improbabile il via libera per fine mese Così rischiamo di restare senza una cattedra anche per il prossimo anno
Anna Felaco Delegazione insegnanti
I numeri
Al concorso di luglio hanno partecipato oltre 2 mila candidati Premiati solo in 500
Il Ministero dell’Istruzione ora deve posticipare la data al 30 settembre Se questa legittima istanza resterà inevasa, fioccheranno i ricorsi al Tar
Antonio Di Zazzo segretario Uil Scuola