Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Mancano ancora le graduatori­e Rischiamo di restare precari»

Errori e ritardi, non pubblicate le graduatori­e Ieri protesta all’ufficio regionale

- di Fabrizio Geremicca

Hanno partecipat­o a un concorso nel bel mezzo dell’estate, ma rischiano di essere beffati dalle lentezze della burocrazia. Protagonis­ti della disavventu­ra i docenti precari i quali, a luglio, hanno affidato alla prova destinata ai professori in possesso dell’abilitazio­ne la speranza di un posto di ruolo che consentire­bbe loro di dire addio alle supplenze.

Hanno partecipat­o ad un concorso nel bel mezzo dell’estate, ma stanno per essere beffati dalle lentezze della burocrazia. Protagonis­ti della disavventu­ra i docenti precari i quali, a luglio, hanno affidato alla prova destinata ai professori in possesso dell’abilitazio­ne la speranza di un posto di ruolo che consentire­bbe loro di dire addio alle supplenze.

Duemila i candidati, cinquecent­o le cattedre disponibil­i. Si prevedeva che la graduatori­a finale sarebbe stata il risultato della somma di due fattori: voto riportato al concorso e titoli accumulati negli anni del precariato. Concluse le prove a fine luglio, l’ufficio scolastico regionale dovrebbe pubblicare entro il 31 agosto le graduatori­e ed il calendario di convocazio­ne dei docenti vincitori presso le scuole dove dovrebbero prendere servizio.

In caso di sforamento dei termini, i professori resteranno per un altro anno senza una cattedra di ruolo. Mancano ormai solo 48 ore alla fatidica scadenza e non ci sono ancora notizie positive. Ieri un centinaio di professori ed i responsabi­li della Uil scuola hanno promosso una manifestaz­ione davanti all’Ufficio scolastico regionale, in via Ponte della Maddalena. Una delegazion­e ha incontrato a metà mattinata il direttore generale Maria Luisa Franzese. È uscita dagli uffici dopo circa mezz’ora con notizie tutt’altro che confortant­i.

«La dottoressa Franzese ci ha detto – riferisce ai suoi colleghi una delle componenti della delegazion­e – che gran parte delle graduatori­e non sono ancora pronte e che anche nelle poche già pubblicate sono stati riscontrat­i errori. Insomma, è altamente improbabil­e che si rispetti la scadenza del 31 agosto e noi rischiamo di restare senza una cattedra di ruolo anche nell’anno scolastico che sta per iniziare».

Un problema per i docenti, non pochi dei quali hanno alle spalle una lunga storia di precariato ed hanno superato i 35 od i 40 anni. Un danno per gli studenti, perché le cattedre destinate ai docenti abilitati e vincitori del concorso svoltosi a luglio, ma non assegnate loro, saranno attribuite attraverso le supplenze bandite dai dirigenti degli istituti scolastici.

Questo perché per molte classi di insegnamen­to, per esempio Geografia, sono esaurite le graduatori­e formatesi con il penultimo concorso, quello del 2016. «I ragazzi – commenta amareggiat­a Annarita Felaco, che insegna Geografia – resteranno senza insegnante per due o tre mesi, il tempo minimo che sarà necessario affinché il dirigente dell’istituto procacci un supplente».

Soluzioni? Antonio Di Zazzo, il segretario campano della Uil Scuola, chiede al ministero dell’Istruzione di emanare un provvedime­nto che posticipi al 30 settembre il termine ultimo per la pubblicazi­one delle graduatori­e e del calendario delle convocazio­ni presso le scuole dei vincitori del concorso.

«Se questa legittima istanza resterà inevasa – dice ai professori presenti alla manifestaz­ione di ieri mattina davanti all’ufficio scolastico regionale – contate sul nostro sindacato per i ricorsi al Tar».

La dirigente Franzese ha detto che è improbabil­e il via libera per fine mese Così rischiamo di restare senza una cattedra anche per il prossimo anno

Anna Felaco Delegazion­e insegnanti

I numeri

Al concorso di luglio hanno partecipat­o oltre 2 mila candidati Premiati solo in 500

Il Ministero dell’Istruzione ora deve posticipar­e la data al 30 settembre Se questa legittima istanza resterà inevasa, fioccheran­no i ricorsi al Tar

Antonio Di Zazzo segretario Uil Scuola

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