Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Diawara o Hamsik? Il più giovane è in pole
Ancelotti pensa all’esordio dal primo minuto contro la Samp
La giovane età trasmette una prospettiva d’ampio respiro, la consapevolezza d’avere tempo a disposizione per dimostrare il talento ma anche la voglia frenetica di conquistarsi la propria opportunità. E’ la storia di Amadou Diawara, per due stagioni all’ombra di Jorginho, esploso definitivamente nella scorsa stagione, quando ha conquistato la Nazionale e una valutazione di 60 milioni nella trattativa con il Chelsea e sottraendo ulteriore minutaggio a Diawara. L’ex Bologna nella prima stagione al Napoli ha totalizzato 1788 minuti di gioco, solo 1279 l’anno scorso, numeri che l’hanno spinto a valutare la prospettiva della cessione prima dell’arrivo di Ancelotti. Il cambio di ruolo di Hamsik, invece, ha prodotto nelle prime due giornate un compito nuovo per Diawara, l’equilibratore a gara in corso, nei trentotto minuti in cui ha giocato. Il Napoli con Diawara in campo ha rischiato di meno, ha abbassato il baricentro chiudendo gli spazi tra le linee contro la Lazio, ha dato equilibrio al 4-4-2 che ha ribaltato la sfida contro il Milan. Senza Hamsik il Napoli esprime meno ampiezza e capacità d’andare in verticale ma la qualità non manca, lo dimostra l’assist filtrante di Diawara, l’intuizione che ha consentito ad Allan di servire il cross per il gol-vittoria di Mertens contro il Milan. Il centrocampista classe ’97 non si è messo in mostra solo con quella giocata, ha dato sostanza alla mediana rossonera rinforzatasi sotto il profilo della fisicità con l’ingresso di Bakayoko, ha vinto tutti i duelli difensivi in cui si è cimentato. Hamsik consente ad Ancelotti di fare l’«upgrade» rispetto al gioco di Sarri dove dominava il palleggio nel corto, ha la visione periferica e la qualità tecnica per proporre il cambio di gioco, per fornire il lungo alla manovra. Ancelotti vuole avere a sua disposizione più alternative, non solo a livello offen- sivo, come dimostra la coppia Milik-Mertens, ma in tutte le zone del campo ed è stuzzicato dall’idea di schierare dal primo minuto Diawara per crescere nella fase difensiva, affrontare i problemi che hanno portato il Napoli a subire tre gol in due partite. Le azioni delle reti di Immobile, Bonaventura e Calabria nascono dal regista avversario, libero di trovare la soluzione più efficace, il lancio lungo per Immobile o le aperture per Suso. La Sampdoria di Giampaolo contro l’Udinese ha dimostrato di saper chiudere l’avversario nella propria metà campo, gioca con il trequartista (Ramirez o Saponara) e Quagliarella che ha nella capacità di uscire dalla linea la sua risorsa più interessante. Limitare la distanza tra i reparti può essere la chiave per prendere possesso della partita e non dare spazio all’impronta «sarriana» della manovra proposta dalla Sampdoria. Diawara scalpita, è consapevole di godere della stima di Ancelotti, che lo seguiva dai tempi del Bayern Monaco e che durante gli allenamenti anche da ex centrocampista ha spesso colloquiato con lui per inculcargli di non scaricare sempre il pallone al compagno più vicino ma di cercare la verticalizzazione o l’apertura sulle corsie laterali. «Ancelotti parla poco ma sa quali parole usare per indirizzarti», ha detto Allan a Radio Kiss Kiss Napoli facendo anche una promessa ai tifosi: «Proveremo a vincere qualcosa».
Allan Il mister parla poco ma sa quali parole usare per indirizzarti Proveremo a vincere qualcosa