Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Cdp detiene Fintecna La Lega mastica amaro: «Verificare i sospetti sulla incompatibilità»
Il manager indicato è nel cda di Cassa depositi e prestiti
NAPOLI «Su Bagnoli non faremo un passo indietro». Il vertice campano della Lega ha intenzione di non mollare la presa. Soprattutto perché il nodo più complicato da sciogliere e che fa pensare ad un vero conflitto di interessi è quello — come anticipato dal Corriere del Mezzogiorno l’altro ieri — del doppio incarico di Francesco Floro Flores quale componente del consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti e commissario in pectore per la rinascita di Bagnoli. La Cassa depositi e prestiti, infatti, detiene il cento per cento di Fintecna, la società specializzata in riassetti aziendali delle vecchie partecipate statali, già proprietaria dei suoli della ex Italsider. Ma soprattutto nel mirino del sindaco Luigi de Magistris che, qualche anno fa, si scagliò contro di essa e la Cementir di Caltagirone con la famosa ordinanza «Chi inquina, paga».
Secondo la Lega non tutto è perduto. «Meglio aspettare la riunione del Consiglio dei ministri di martedì — si limita a dichiarare Gianluca Cantalamessa, il deputato segretario campano del partito di Matteo Salvini —. Le riflessioni si fanno alla luce della ufficialità». Quasi volendo fare intendere che qualcosa potrebbe cambiare da qui alle prossime quarantotto ore? Non si sa. Anche perché nella agenda della prossima riunione di Governo sono previste numerose decisioni importanti che incrociano gli interessi territoriali ed elettorali di Movimento 5 stelle e Lega. Nessuna anticipazione anche per la sottosegretaria al Sud, Pina Castiello. «Certo — ammette, ma senza aggiungere altro, la parlamentare di Afragola che contende al ministro leccese pentastellato, Barbara Lezzi, le competenze su Bagnoli — per ora non c’è ancora il nome del commissario governativo. C’è una proposta del ministro. Mi pare che vi sia anche qualche sospetta incompatibilità, dato il ruolo occupato dall’imprenditore indicato in Cassa depositi e prestiti. Sarà il Governo, nella sua complessità, a fare le dovute valutazioni».
Nessun veto ufficialmente dichiarato, ma tanti, tantissimi mal di pancia. E soprattutto l’esigenza di capire meglio il ruolo interpretato dal vice premier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio: nella prima fase, pronto a dare una mano per indurre Salvo Nastasi a dimettersi e ad aprire una nuova stagione di collaborazione con i rappresentanti del partito di Salvini in Campania all’insegna della discontinuità; ma in questa seconda fase, patrocinatore della proposta di nomina di Floro Flores senza condividere la scelta con la Lega. In particolare di un imprenditore partenopeo che oltre al suo gruppo industriale di successo del settore hi-tech, gestisce lo zoo e l’Arena flegrea, la struttura della Mostra d’Oltremare che ospita spettacoli e concerti, per la quale ha ingaggiato, qualche mese fa, il fratello del sindaco de Magistris, Claudio, per affidargli la responsabilità della comunicazione.