Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La sfida di Ancelotti: squadra che vince si può cambiare C’è tanta qualità
La spinta motivazionale dell’allenatore: «Tutti meritano di giocare, il turnover ci sta»
NAPOLI Una delle leggi non scritte del calcio è «squadra che vince non si cambia», Ancelotti ha deciso di sfidarla per la gara contro la Sampdoria, avendo in mente di modificare la formazione dopo i successi contro Lazio e Milan. «Posso cambiare qualcosa non per demeriti o per le difficoltà che ci potrà imporre l’avversario ma per tenere il gruppo motivato. Fortunatamente ce ne sono più di undici che meriterebbero di giocare, non è semplicissimo fare la formazione in questo contesto ma qualsiasi scelta farò non cambierà la qualità della squadra», così Ancelotti alla vigilia. L’armonia del gruppo, la consapevolezza che tutti siano pienamente coinvolti nella causa sono le risorse essenziali per puntare al successo. «Se giochi bene hai più possibilità di vincere ma il calcio è un gioco strano - ha aggiunto l’allenatore - . La linea è sfruttare al massimo le qualità dei giocatori a disposizione, per me non c’è un sistema vincente, si può arrivare alla vittoria in tanti modi. Dobbiamo perseguire una filosofia collettiva, tutti si devono sentire coinvolti in un’atmosfera positiva, con questo gruppo non è complicato, sono tutti poco individualisti».
Le novità nella formazione che scenderà in campo a Genova dovrebbero essere due, Diawara è pronto a prendere il posto di Hamsik in cabina di regia e Verdi a debuttare in maglia azzurra in gare ufficiali nella posizione a lui più gradita, partendo dalla destra al posto di Callejon. L’ex Bologna è costato 25 milioni, rappresenta un investimento importante, il Napoli ha bisogno di valorizzare il talento di Verdi che scalpita per dimostrare le sue qualità nel suo nuovo contesto anche in chiave Nazionale, dove c’è la concorrenza di Berardi, Politano, Bernardeschi e Chiesa nel suo ruolo. Diawara, dopo due stagioni vissute all’ombra di Jorginho, vuole emergere dal ruolo di vice Hamsik anche perché il suo contributo è stato importante nelle vittorie contro la Lazio e Milan, fornendo equilibrio, maggiore attenzione alla fase di non possesso e anche intuizioni tecniche di buon livello.
«Diawara non ha la qualità tecnica di Marek ma ha freschezza, entusiasmo, sono due giocatori che voglio sfruttare al massimo», ha dichiarato Ancelotti che sta valutando i cambi di formazione anche in virtù dell’avversario.
La Sampdoria attacca soprattutto per le vie centrali, senza esterni alti può consentire a Hysaj e Mario Rui di spingere con frequenza e Verdi, con i movimenti a tagliare verso l’interno, può aprire gli spazi della difesa blucerchiata in cui dovrebbe debuttare l’ex Tonelli. La densità che la Sampdoria sviluppa tra le linee, la capacità di colpire con Quagliarella e il trequartista (Saponara in vantaggio su Ramirez) spingono Ancelotti a dare spazio a Diawara dal primo minuto dopo i trentotto minuti totalizzati contro Lazio e Milan. Qualche dubbio c’è anche in difesa, con Chiriches che insidia Albiol e Luperto che ha entusiasmato così tanto contro il Milan da diventare un’alternativa concreta a Mario Rui dal primo minuto. Per la retroguardia Ancelotti dovrebbe optare per le certezze con il difensore spagnolo e il terzino portoghese, freschi di convocazione in Nazionale, nell’undici iniziale contro la Sampdoria di Giampaolo che ha caricato così l’ambiente blucerchiato in conferenza stampa: «L’obiettivo è fare una grande partita contro un avversario quasi impossibile da battere, dico quasi perché d’impossibile non c’è nulla».
Non c’è un unico sistema vincente Nel calcio si può arrivare al massimo in tanti modi Si parte dall’armonia
” In cabina di regia Diawara non ha la tecnica di Hamsik ma ha freschezza e entusiasmo. Sono due giocatori che voglio sfruttare al massimo