Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La svolta del Sannazaro Il teatro si fa in cinque

Dal ritorno di «Masaniello» a Matthew Lenton, la sala cambia corso

- Stefano de Stefano

Da un po’ di anni in via Chiaia si respira aria nuova. Quella di un Teatro Sannazaro sempre attento alla tradizione ma anche curioso dei linguaggi della scrittura scenica contempora­nea.

Prima alcuni eventi del Napoli Teatro Festival, con ospiti come Peter Brook, poi Lara Sansone, signora di quel palcosceni­co, coinvolta in progetti ‘extramoeni­a’ con Enzo Moscato e Francesco Saponaro. Infine il grande riconoscim­ento: il teatro bomboniera inaugurato nel 1874 finalmente nominato Centro di Produzione Nazionale dal Ministero dei Beni Culturali. Ed ecco allora che il new deal della storica sala napoletana si concretizz­a nella stagione al via il 16 ottobre, con un grande ritorno, quello del «Masaniello» di Porta e Pugliese, affidato alla regia della stessa Sansone. Sarà infatti lo spettacolo un tempo interpreta­to da Mariano Rigillo ad aprire il cartellone, che stavolta si fa addirittur­a in cinque.

La prima sezione («La nostra», intesa come tradizione), oltre al cult show degli anni ’70, vedrà anche un «Cafè Chantant- sparkling edition», «A che servono questi quattrini» di Curcio, con la coppia De Silva-Procopio, «Annella di Portacapua­na», con il ritorno di Leopoldo Mastelloni, «Un ragazzo di campagna» di Peppino De Filippo con Rosario Giglio, «Sciosciamm­occa e l’elisir d’amore», con Benedetto Casillo e «Yves Montand» con Gennaro Cannavacci­uolo. Dal 16 novembre partirà anche il segmento «Contempora­neo – Ricerca»: «Squalifica­ti» con Stefania Rocca, «La Divina Sarah» con Anna Bonaiuto, «Miseria & Nobiltà» nella versione pugliese di Michele Sinisi, «Poker» con Francesco Montanari, «Ecce Homo» con Marina Confalone, «Play Duett» con Tonino Taiuti e Lino Musella, «Una Tragedia Reale» di Patroni Griffi con la coppia Renzi-Sansone diretta da Saponaro, «L’abisso» con Davide Enia, e «Giacomino e Mammà» con Isa Danieli ed Enrico Ianniello. Ma il colpo più clamoroso se lo aggiudica la sezione «A volte ritornano» con la ripresa anglo-napoletana del magnifico «Interiors» che Matthew Lenton presentò dieci anni fa su quello stesso palco per il Festival. E poi l’esilarante «New Magic People Show» del quartetto RenziIanni­ello-Laudadio-Saltarelli, «Shakespea Re di Napoli» di Ruggero Cappuccio e «Novecento» di Baricco con la regia di Gabriele Vacis. L’altra novità di stagione è lo spazio «Sartoria», dove un tempo si realizzava­no i costumi, che ospiterà piccoli spettacoli e alcune residenze fra cui il giovane Eduardo Scarpetta e Benedetto Sicca. Infine musica con i concerti di Eugenio Bennato, Nino Bonocore, Maria Pia De Vito e Huw Warren, Flo, Peppino Gagliardi e Nuova Napoli.

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Una scena da «Interiors» di Matthew Lenton

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